Credo che amare Muravera significhi anche denunciare per l’ennesima volta, lo schifo dell’immondizia a Costa Rei.
Si possono addossare le colpe ai turisti, ai cittadini maleducati, agli amministratoricomunali che non riescono a trovare una soluzione in questi anni, però il risultato sono queste montagne di buste maleodoranti in ogni angolo di Costa Rei, come un biglietto da visita da presentare ai turisti e in questo contesto parlare di differenziata sarebbe un insulto e buttare parole al vento.
Perchè escludere a priori l’idea di mettere i “cassonetti” con la differenziata scritta in varie lingue? Perchè non si sanzionano i proprietari delle case affittate che non impartiscono direttive agli affittuari su come smaltire i rifiuti? Perchè non costringere le agenzie immobiliari che affittano a informare in modo corretto come fare la differenziata in varie lingue?
Ma davvero si vuol far credere che è meglio avere montagne di buste di plastiche maledeoranti per strada che rimettere i “cassonetti” differenziati e obbligare i turisti a svolgere bene la ripartizione dei rifiuti?
Mancano in tutta Costa Rei cartelli informativi nelle varie lingue, che spieghi come fare la differenziata, a molti turisti che non conoscono l’italiano, è necessario tradurre le semplici parole “umido”, “secco”, “vetro”, “carta”, e molti di loro lamentano per una località turistica come Costa Rei, la mancanza di scritte nelle varie lingue. Questa adesso è la triste e penosa realtà.
Che tristezza vedere una bellissima località turistica invidiata da tutti per le sue bellezze naturali ridotta ad un immondezzaio a cielo aperto. Rivolgo un appello: chi di competenza intervenga subito.
Paolo Massa
(admaioramedia.it)