Lunedì 11 – Un padre cappuccino, Fabrizio Congiu, iscritto all'Ordine dei giornalisti, racconta la sua disavventura in occasione del voto per il rinnovo del Direttivo regionale della categoria: «…una segretaria mi propone un nome da votare… le ho detto: “Mi sta dando un’indicazione di voto?” Lei: “Sì, se vuole”… chiedo agli scrutatori la lista ufficiale dei candidati, mi hanno risposto che non ve n’era e mi hanno passato un bigliettino un po’ sgualcito coi nomi». Una testimonianza di grande disagio, di sincero fastidio verso un sistema consolidato nel silenzio/assenso di tanti. Ma l'eco della vicenda si è spento subito, non è arrivato sui media locali, nonostante un lancio Ansa: il voto 'poco pulito' interessa solo se serve per sputtanare la politica.
Martedì 12 – Arrivano 8 bandiere blu per la Sardegna, ben due più dell'anno scorso. Non ci sarebbe da esultare, bensì da riflettere sulle 23 alla Liguria oppure sulle 14 alla Campania. Considerando che tra i parametri per il riconoscimento del premio c'è anche quello dei servizi sulle spiagge. Perciò, amministratori locali che inorridite perché manca la vostra spiaggia, prima fatevi un dettagliato esame di coscienza.
Mercoledì 13 – Il giornale on line Sardinia Post pubblica un articolo sul processo per diffamazione intentato dall'ex presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, contro il direttore dell'Unione Sarda, Anthony Muroni, per un articolo scritto nel 2011, quando era ancora caposervizio. Un titolo 'gridato' per mettere in evidenza che un teste lo ha smentito in udienza. Un'attenzione più simile ad un'eiaculazione precoce che ad una notizia.
Giovedì 14 – Arriva su facebook la risposta di Muroni, che, dopo essersi dichiarato senza macchia e senza paura, snocciola una lista di querelanti sconfitti: Flavio Carboni, Luca Silvestrone, Denis Verdini ed altri, compresi «politici di centro, destra, sinistra e sedicenti giornalisti», purtroppo non indicati con precise generalità.
Venerdì 15 – Botta & risposta nel Partito Sardo d'Azione tra il Segretario nazionale, eletto a marzo, e l'ex Presidente. Giovanni Columbu, durante il Consiglio nazionale, aveva usato la frusta, un vero atto d'accusa contro la vecchia gestione: «Ho scoperto uno stato di disordine e di conflittualità di cui è difficile comprendere le ragioni ideali. Dovrei presiedere la commissione preparatoria del Congresso senza sapere chi siano i tesserati. Io sono segretario di una associazione di cui non conosco i soci. Infatti, la documentazione relativa non si trova nella sede del partito e non mi è stata trasmessa». Giacomo Sanna, al passo coi tempi, gli ha risposto su twitter: «Abituato al grande cinema forse il neo segretario si aspettava di trovare il red carpet nella sede del PSd'Az». Appuntamento all'imminente Congresso nazionale.
Sabato 16 – Terza puntata della sfida Sardinia Post/Muroni. Questa volta, la testata on line schiera l'autorevole direttore, Giovanni Maria Bellu, che rivendica il diritto di cronaca («notizia di indubbia rilevanza pubblica») e la solitudine nel trattare la notizia («nessun altro organo di informazione ha pubblicato»). Seppure sia raro (per essere generosi…) vedere la cronaca di un processo per diffamazione sui quotidiani. Poi, Bellu ha voluto rilanciare, evidenziando, con un dotto ragionamento deontologico, che Muroni non avrebbe mantenuto segreta la sua fonte, venendo meno al segreto professionale. La prossima udienza del processo sarà il 22 settembre, facile immaginare che i due direttori incroceranno le tastiere ben prima.
Domenica 17 – Arriva la matematica retrocessione del Cagliari, accompagnata dal carosello di auto sassaresi felici di vedere la squadra rossoblu in serie B, ma anche certi (ed immemori) di non aver mai visto la Torres nella serie Cadetta. L'onore delle armi arriva dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, su twitter, con una lettura tecnica tanto di moda anche in Città: «Solidarietà al Cagliari, squadra gloriosa, altra vittima di Zeman».
Corto Maltese
(admaioramedia.it)