“Abbiamo ribadito al Governo la necessità che tutta la programmazione degli interventi di cooperazione strettamente connessi al fenomeno migratorio sia concordata con le Regioni che hanno la grande capacità politica di creare una vera sintonia con la sponda sud del Mediterraneo e con l’area subsahariana”. Così l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu, durante la riunione della Conferenza delle Regioni, svoltasi a Roma alla presenza del vice ministro degli Affari esteri, Mario Giro, nella quale la Sardegna svolge un ruolo di coordinamento in materia di cooperazione internazionale.
“La Regione – ha sottolineato Spanu – ha avviato, in accordo con la Conferenza delle Regioni, una strategia che mette in collegamento i progetti di cooperazione allo sviluppo con le attività che nel territorio regionale stiamo realizzando per la gestione dei flussi migratori. La Sardegna, insieme alle altre regioni italiane, ha messo a punto un documento che prevede di consolidare i rapporti con alcuni importanti territori della Tunisia. Con la stessa filosofia abbiamo concretamente avviato un progetto di cooperazione con la regione senegalese di Matam, che ha avuto il via libera dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo insieme ai progetti di altre sette regioni italiane. Questo processo virtuoso di aiuto e sostegno mirato ai paesi in difficoltà significa attivare percorsi di rientro nei luoghi d’origine dei giovani migranti che hanno affrontato viaggi drammatici per migliorare le loro condizioni di vita. In questo contesto gli enti territoriali vogliono e possono svolgere un ruolo ancora più determinante nella definizione del quadro dei bandi del ministero degli Esteri”. (red)
(admaioramedia.it)