Il Tar Sardegna ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha rimesso in discussione il sessantesimo seggio in Consiglio regionale. Infatti, accogliendo il ricorso proposto dall’ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta, candidato nelle liste dell’Uds nella circoscrizione Olbia-Tempio, nei giorni ha deciso di invalidare la designazione di Gianni Lampis (candidato nel Medio Campidano per Fratelli d’Italia) da parte della Giunta per le elezioni del Consiglio regionale, dopo che il Consiglio di Stato aveva fatto decadere Modesto Fenu.
Il Tar ha deciso di accogliere il ricorso “per difetto di competenza della Giunta per le Elezioni all’individuazione del Gianni Lampis quale consigliere subentrante per effetto della sentenza del Consiglio di Stato n. 3612 del 21 luglio 2015, restando conseguentemente caducata per illegittimità derivata la delibera del Consiglio regionale che l’ha approvata”. Perché, la “funzione istituzionale della Giunta è essenzialmente quella di svolgere un controllo formale di verifica dei titoli di ammissione dei Consiglieri eletti nonché l'accertamento di eventuali cause di ineleggibilità e di incompatibilità alla carica, anche sopravvenute nel corso della legislatura”. Compito che “deve ritenersi spettante esclusivamente all’Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d’Appello di Cagliari, organo tecnico composto da tre magistrati… che sebbene organo temporaneo che esaurisce le sue funzioni con la trasmissione dei risultati elettorali all’esito delle operazioni di spoglio ben può in ogni momento essere ricostituito per eccezionali esigenze sopravvenute per le quali si renda necessario modificare i risultati del procedimento elettorale”. Perciò, ora, salvo imprevedibili colpi di scena, si dovrà ricostituire l’Ufficio centrale regionale presso la Corte d’Appello di Cagliari per designare il sessantesimo consigliere regionale.
“Lette le motivazioni della sentenza del Tar, ritengo, come da sempre sostenuto, che il Tribunale amministrativo non metta in discussione il risultato elettorale e sia mio diritto essere nominato Consigliere regionale”. Così Lampis ha commentato soddisfatto le motivazioni del Tar, anche perché ricorda che proprio dal verbale post elezioni dell'Ufficio centrale elettorale si evince che il seggio spetti al candidato più votato nella lista di Fratelli d’Italia nel collegio del Medio Campidano, appunto lui. Inoltre, il partito di Lampis potrà anche attivarsi perchè, prevedendo tempi lunghi per il 'verdetto' dell'Ufficio centrale, ci possa essere una sospensiva della recente sentenza del Tar , così da consentire al Consiglio regionale di lavorare al completo.
“Siamo già a lavoro con i nostri legali per decidere quali saranno i successivi passi da compiere per garantire il rispetto sia della legge che della volontà popolare e mettere la parola fine a questa vicenda – ha aggiunto Salvatore Deidda, coordinatore regionale di FdI – Certi delle nostre ragioni, siamo soddisfatti delle motivazioni indicate dalla sentenza del Tar, pur senza cedere ai trionfalismi fuori luogo a cui si è assistito nel recente passato”. (red)
(admaioramedia.it)
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