Consigliere, abbia pudore per le nostre orecchie: un bel tacer non fu mai scritto (Biancamaria Balata)

Esistono regole scritte e regole non scritte. Poi ci sono i comportamenti che ognuno di noi mette in atto e che danno significato all’esistenza stessa. Tra questi, l’opportunità di tacere. Quest’ultimo aspetto pare non caratterizzi il sessantesimo Consigliere regionale appena nominato, che, in barba alle vicende che lo vedono protagonista della pagina giudiziaria, elargisce invece interviste da politico navigato.

Orbene, Signor Consigliere regionale, mi rivolgo a lei con il mio solito credo, segnato dal garantismo assoluto, e che vale per lei come per tutti gli altri suoi colleghi indagati o rinviati a giudizio nell’Aula di via Roma. La prego, non annoveri il mio nome tra quello di tutti i Sardi dei quali vorrebbe prendersi cura, come ha detto nelle interviste, non lo faccia! E la prego, in futuro taccia, se non per pudore almeno per le nostre orecchie.

Biancamaria Balata