Il bando della Regione Sardegna per l’assunzione di 33 lavoratori diversamente abili, in ottemperanza alla legge 68 del 1999, non prevede la chiamata diretta dei disabili psichici a differenza di quanto le norme in materia impongono. La denuncia arriva dal consigliere di Fratelli d’Italia – An Paolo Truzzu che chiede all’assessore al Personale Filippo Spanu di intervenire per garantire uguale dignità e parità di trattamento anche a questa categoria di malati.
“Un nuovo concorso riservato alle categorie dei disabili, che esclude ancora una volta i malati psichici”, scrive Truzzu. “Abbiamo più volte segnalato questa disparità di trattamento nei bandi di concorso riservati alle categorie più deboli e proposto nella recente legge di riforma dei Servizi per il lavoro soluzioni per ovviare al problema. Ci spiace constatare che a distanza di un anno dall’approvazione della Legge 9/2016 non trovi applicazione quanto stabilito dall’art.19, comma 6 e l’Assessore non abbia ancora proposto la delibera che prevede la stipula di apposite convenzioni per l’inserimento lavorativo di chi soffre di problemi psichici”.
“Il paradosso – aggiunge ancora l’esponente del partito di Giorgia Meloni – è che la legge nazionale prevede proprio per questo tipo di malati soluzioni come la chiamata diretta per favorire un loro pieno inserimento lavorativo anche a sollievo delle famiglie. Ora lo stesso assessorato regionale che disattende le norme in materia è recidivo e bandisce una selezione che discrimina doppiamente chi soffre di un disagio mentale. Chiediamo, quindi, che quanto prima si ponga rimedio a questo torto, correggendo il bando e mettendo in atto tutte le azioni politiche già previste dalla normativa nazionale e regionale”. (red)
(admaioramedia.it)