Oggi, Francesco Mascia soffia sulla candelina del primo mese da commissario del Geoparco minerario della Sardegna: trenta giorni non sono molti ma sufficienti a Mascia, che si è subito immerso nel lavoro, per farsi un’idea ben precisa e trarre le prime conclusioni: “Il primo impatto è stato molto positivo: ho trovato un gruppo di lavoro preparato e motivato. Soprattutto molto intenso: ho trascorso tutto il tempo a studiare le carte, i progetti, per rendermi conto della situazione”.
Un po’ come un allenatore che subentra a campionato iniziato: come ha trovato la ‘squadra’?
“Ripeto: al Parco vi sono professionalità altamente qualificate, che svolgono il proprio compito con passione ed entusiasmo. A cominciare dal Direttore: Usalla è preparato, sempre sul pezzo, ed è soprattutto un gran motivatore”.
Quali impressioni ha tratto dopo questo primo mese?
“Trenta giorni non sono molti, ma un’idea precisa me la sono già fatta”.
E qual è?
“Che questo Geoparco ha enormi potenzialità per lo sviluppo turistico del territorio e dell’intera Sardegna. Può davvero essere lo strumento per valorizzare il patrimonio geologico, minerario e culturale dell’Isola e dare impulso al settore del geoturismo con tutte le ricadute positive sul territorio”.
Finora però…
“Non nascondo che ci sono state difficoltà in passato da superare, ma non è stato facile coordinare il lavoro con una gestione commissariale prorogata di sei mesi in sei mesi e con personale precario. Ora il problema è stato risolto: il Parco ha finalmente la sua pianta organica e si può dare continuità all’attività. Però non è vero che nulla è stato fatto: ho trovato molti progetti, alcuni già avviati altri in cantiere, interessanti. Quando il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio Direttivo s’insedieranno, dopo che il Ministro dell’Ambiente firmerà il Decreto di riforma dello Statuto (la cui bozza è già stata approvata dalla Regione), il Parco non partirà da zero”.
E nel frattempo?
“Nel frattempo stiamo lavorando sodo per portare avanti alcuni di questi progetti: a cominciare dall’apertura dei siti museali e geominerari del Parco. A Pasqua e Pasquetta abbiamo registrato un grande afflusso e un gradimento del pubblico al di là delle aspettative. Questo ci spinge a dare continuità all’iniziativa: l’impegno è quello di garantire entro l’inizio della stagione estiva l’apertura giornaliera dei siti almeno fino a tutto ottobre. A questo proposito, conto nei prossimi giorni d’incontrare il Sindaco di Iglesias Gariazzo (Presidente della Comunità del Parco, ndr) e i rappresentanti di Igea per concordare gli opportuni provvedimenti da prendere. Ma c’è dell’altro…”.
Cosa?
“L’apertura dei siti geominerari e museali è la premessa necessaria: ma poi bisogna convincere i turisti a venire. Vanno informati, coinvolti. E allora, l’idea è quella di contattare alcuni tour-operator e concordare dei pacchetti turistici ad hoc, per inserire il circuito del Geoparco nei loro itinerari, offrendo e aggiungendo servizi: penso a punti di ristoro là dove non ci sono, convenzioni con le strutture ricettive, book-shop negli info-point. Ci vuole poi un grande piano di comunicazione per raggiungere il pubblico sempre più vasto dei geoturisti: ad esempio, dobbiamo fare uno sforzo per intercettare la massa di croceristi che sbarcano a Cagliari per convogliarli nelle aree del Geoparco alla scoperta di un territorio che ancora molti non conoscono. Serve quindi un progetto di comunicazione e pubblicità mirato. E’ chiaro che il Parco non può fare tutto da solo: serve la collaborazione di tutti, dalla Regione a Igea, dai Comuni alle Associazioni culturali e di volontariato”.
Andrà venerdì 15 all’Assemblea generale della Consulta delle Associazioni del Parco?
“Non lo so. A dirla tutta, non ho ancora ricevuto neanche l’invito. Può darsi che lo trovi lunedì quando andrò in ufficio. Ma non è essenziale la mia presenza o meno all’Assemblea: voglio assicurare che da parte mia non vi è nessuna preclusione nei loro confronti. Anzi, la loro collaborazione, il loro apporto, sono di vitale importanza per il rilancio del Parco geominerario: è necessario creare una sinergia, unire le forze – ognuno per le proprie competenze – e io sarò ben lieto di ricevere ed ascoltare le loro proposte e i loro suggerimenti”.
Con Giampiero Pinna, il Coordinatore della Consulta, ha avuto contatti?
“Al momento no”.
Lei sa della ‘frattura’ che si è venuta a creare tra Parco e Consulta: pensa di sanarla e come?
“Sono al corrente di quanto avvenuto: ripeto, io sono aperto alla collaborazione con tutti senza preclusione per nessuno. In quanto a quella che definisce frattura (l’abrogazione della Consulta dagli organismi consultivi del Parco, ndr) essa è già stata risolta con la riforma dello Statuto, che prevede la nomina di un rappresentante delle Associazioni nel Consiglio Direttivo del Geoparco quando terminerà la gestione commissariale”.
E questo quando avverrà?
“Questo non lo so, è tutto nelle mani del Ministero. Comunque, sono stati fatti molti passi in avanti: può darsi che la firma del Decreto arrivi prima della scadenza del mio mandato. Può essere tra cinque mesi come tra due settimane. Per me non è un problema: io lavoro giorno dopo giorno per lasciare a chi arriverà un Parco funzionante e in piena attività”.
Ad oggi qual è la priorità?
“Il Bilancio consuntivo 2015: dobbiamo approvarlo entro il 30 di questo mese. Ma da questo punto di vista sono tranquillo: i conti sono a posto e finanziariamente il Parco è in salute”.
Con la Rete dei Geoparchi Unesco come sono i rapporti?
“Abbiamo degli adempimenti da compiere ma abbiamo già posto le basi del lavoro da fare. Capisco il senso della sua domanda…, ma posso garantirle che con l’Unesco non ci sono problemi. Con l’approvazione del nuovo Statuto la Regione ha affidato al Geoparco la mission di valorizzare i geositi di tutta l’Isola: quindi, anche dal punto di vista formale, abbiamo adempiuto alle formalità che ci erano state richieste”.
La sento rilassato, tranquillo.
“Sto vivendo un’esperienza per me nuova e stimolante, a fianco di un gruppo di persone preparate ed entusiaste, e oggi sono qui a casa con mia moglie e il mio bambino a godermi il fine settimana: come potrei non essere sereno?“.
Alessandro Baldasserini – da “Geoparchi online”
(admaioramedia.it)