Da qualche anno, dopo la disastrosa e mai troppo poco deprecata riforma Soru, che li ha privati delle dighe e di molte competenze storiche, i Consorzi di bonifica collaboravano con i Comuni e col Genio civile (passato per competenza all’Assessorato dei Lavori pubblici). Ogni anno, da aprile a settembre, stipulavano convenzioni con i diversi enti locali e provvedevano a ripulire, bonificare, risanare e, se del caso, ricostruire e rinforzare gli argini dei canali, dei torrenti, dei fiumiciattoli sparsi per l’intera isola.
Lavori di qualche migliaio di euro, sia chiaro, perché i Comuni non hanno mai tutti i soldi necessari, ma operazioni risolutive, che servivano a mettere in sicurezza, per quanto è possibile, vaste zone. Per effettuare questi interventi, i Consorzi assumevano ‘stagionali’ particolarmente qualificati (ruspisti ed operatori di mezzi meccanici), che per sei mesi venivano pagati ed ‘assicurati’, ma che poi potevano beneficiare degli scarsi interventi sociali previsti per il sistema delle bonifiche e per il mondo dei campi.
Quest’anno niente. L’Assessorato dell’Agricoltura, che ha il controllo amministrativo sui Consorzi, non ha ancora avuto il tempo di esaminare ed approvare le delibere necessarie per l’assunzione degli ‘stagionali’, da impegnare nelle operazioni di pulizia e bonifica. Ma se si supera il mese di settembre questi interventi servono a ben poco, perché solitamente in autunno riprendono le piogge e questi lavori non si possono più fare efficacemente, velocemente ed a costi contenuti.
Speriamo che le piogge non siano troppo violente ed abbondanti; che qualche torrente o fiumiciattolo non si ingrossi troppo e non esca dagli argini, allagando campi, giardini, strade e case; o che, peggio ancora, qualche innocente non venga travolto dalle acque. Perché, in questi casi, altissime sarebbero le proteste contro i Comuni, che non hanno ripulito i canali ed i letti dei fiumi; contro l’Assessorato dei Lavori pubblici, che non ha spinto abbastanza per far effettuare gli interventi necessari; contro i Consorzi di bonifica, che non hanno messo a disposizione delle comunità il personale ed i mezzi dei quali dispongono. E l’Assessorato all’Agricoltura? Ma no, cosa c’entra quell’assessorato, in fondo non ha letto tempestivamente qualche pezzo di carta e si è dimenticato di firmarne qualche altro. E che sarà mai una firma dimenticata.
Cochise
(admaioramedia.it)
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