Pensavo di scrivere una lettera al Ministro Lorenzin, dopo aver letto una sua intervista in merito ai fatti accaduti ai danni di ragazzi disabili all'interno di una struttura protetta, nelle vicinanze di Roma. Definirlo incubo, appare perfino troppo blando. Si parla di vigilanza, e delle solite cose alle quali noi genitori di ragazzi disabili diamo l'importanza che meritano, cioè nessuna.
Questa mia non vuole essere la solita lettera di buone intenzioni, perché quelle lastricano sempre le vie dell'inferno, che è esattamente quello che vivono quotidianamente migliaia di famiglie Italiane abbandonate dalle Istituzioni, e costrette a gestire la disabilità di un proprio caro contro tutto e tutti. Troppo facile, ora, parlare di soglia d'attenzione da aumentare, quando non si fanno i controlli nelle strutture preposte all'accoglienza con cadenza sistematica, ma solo al momento dell'accredito. Troppo facile fare tagli sull'assistenza inserendo nella dichiarazione Isee perfino l'importo della vergognosa pensione d'invalidità, che fa irrimediabilmente aumentare le cifre fino a rendere impraticabile ogni sostegno alla disabilità. Troppo comodo tagliare sull'assistenza scolastica in nome di una non precisata ‘inclusione’.
La Sardegna in questo campo vanta una buona legge, la 162/98, che permette alle famiglie l'organizzazione dell'assistenza mediante la scelta personale degli operatori preposti alla cura della persona con disabilità. Ma qui casca l'asino, la Regione in esercizio provvisorio ormai da 2 mesi, può spendere solo i dodicesimi del suo bilancio e quindi le rimesse ai Comuni per provvedere al pagamento della 162 sono attualmente negate. I Comuni, a loro volta, non potendo anticipare le somme dovute fanno slittare i pagamenti a data da destinarsi. Gli operatori non vengono pagati e i disabili, anche gravi, restano senza assistenza. Quindi vanificando ogni beneficio. Se è vero che il grado di civiltà di un popolo si valuta dal tipo di attenzione che dimostra verso le persone non autosufficienti, allora dobbiamo farne davvero tanta di strada in Sardegna e in Continente.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
8 Comments
Romano
Gentile signora Balata, ancora una volta lei centra il problema con saggezza.
Purtroppo da diverso tempo, troppo tempo ormai, siamo governati da una masnata di individui infarciti di demagogia, a partire dalla peggiore è più deleteria terza carica dello Stato che misura l'evoluzione di un popolo non solo dall'accoglienza, ma anche dall'accettazione di un modo di vita analogo a quello delle centinaia di migliaia di parassiti e scansa fatiche di tutto il mondo, in particolare dall'Africa, che vogliono sfruttare, senza nulla fare, o meglio facendo furti, rapine, stupri e violenze di tutti i generi alla nostra civiltà conquistata in secoli di lotte e di sacrifici dei nostri avi. Ecco chi ci governa!
Quando si riuscirà a mandarci loro in un contro esodo affinché siano loro a trasferirsi laddove, dicono, si vive nella fratellanza e nella solidarietà, e allora potremo vivere senza questi traditori.
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