Accogliendo il ricorso, presentato da registi ed altri operatori del settore, il Tar della Sardegna ha stabilito la sospensione cautelare del decreto della Regione sulla ripartizione dei fondi a favore del cinema per il triennio 2015-17.
Gli addetti ai lavori, in particolare quelli raccolti nell’associazione Moviementu-Rete del Cinema Sardegna, questa mattina hanno esposto le loro richieste durante una conferenza stampa a Cagliari: emanazione immediata dei bandi che permettano di utilizzare i fondi previsti dalla Legge cinema a favore della produzioni di interesse regionale e ripartizione dei rispettivi fondi in base ai criteri stabiliti dalla legge.
Fondi che per la Eia Film, la prima ad aver presentato ricorso davanti ai giudici amministrativi, seguita da altri operatori del comparto audiovisivo isolano, erano stati assegnati in totale difformità rispetto alla legge. La norma prevede una percentuale del 70% da assegnare alla “produzione, sviluppo e distribuzione di film” (nella misura dell’80%) ed al “funzionamento della Fondazione Sardegna film commission” (nella misura del 20%) e di destinare il restante 30% a rassegne, festival, promozione della cultura cinematografica, educazione al cinema, formazione professionale, ricerca e misure di miglioramento dell'offerta e della diffusione dell'esercizio cinematografico in Sardegna.
Invece, nel decreto contestato, dei complessivi 6.665.000 euro, a disposizione per il triennio 2015/17, ben il 45% è stato destinato direttamente alla Film commission, che peraltro può accedere anche ai fondi del capitolo “sviluppo del cinema in Sardegna”, arrivando così facilmente al 60%. I ricorrenti hanno richiesto l’annullamento del provvedimento e l’udienza di merito sarà il 25 novembre. Però, la sospensiva è stata data con l’indicazione di produrre una ripartizione delle risorse stanziate rispettosa del dettato normativo, rimettendo la scelta nelle mani della Regione che potrebbe modificare la ripartizione degli oltre 6,6 milioni di euro.
Ma l’obiettivo non è solo quello di una distribuzione secondo legge delle risorse, ma anche l’emanazione tempestiva dei bandi per rimettere in moto la macchina del cinema in Sardegna, attualmente ferma col rischio di vedere sfumare i finanziamenti anche stavolta. Peraltro, da tempo Moviementu chiede alla Regione che la gestione dei bandi non sia affidata all'attuale Film commission, ma che li gestisca ancora l’Assessorato alla Cultura, così come negli anni passati. Proponendo all’assessore Claudia Firino anche un'ampia rosa di nomi di esperti per favorire la composizione tecnico-artistica di una commissione per la valutazione dei progetti. (red)
(admaioramedia.it)
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