Dopo quasi un mese di attesa, sono stati finalmente ufficializzati i nomi dei cinque componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sardegna Film Commission, nominati con delibera della Giunta regionale lo scorso 29 dicembre, ma fino ad ieri tenuta misteriosamente ‘oscurata’ e non visibile on line. I prescelti sono il regista (presidente uscente della Fondazione) Antonello Grimaldi, l'operatore culturale Sergio Scavio, il collaboratore del Centro servizi culturali della Società Umanitaria di Carbonia Andrea Contu, la dirigente regionale Susanna Diliberto e l’imprenditore audiovisivo e presidente di Federcultura Sardegna Marco Benoni. La stessa delibera evidenzia una modifica allo Statuto, che consente alla Fondazione di erogare contributi per la produzione. Novità accolta con favore dall’associazione Moviementu-Rete Cinema Sardegna che ha chiesto «a gran voce che la Film Commission operi secondo precisi criteri di trasparenza e nel pieno rispetto dei principi ai quali si ispira.»
Fortemente critica, invece, sulla conferma di Grimaldi nel CdA: «Con forte rammarico, la Giunta non ha minimamente tenuto conto delle reiterate denunce di inadeguatezza dell’operato del Presidente nei due anni di gestione della Film commission. Tali inadeguatezze non sono state riscontrate solo da Moviementu ma anche dalla maggior parte degli operatori del settore cineaudiovisivo della Sardegna. Troppe le inadempienze, i più volte promessi e mai convocati ‘Stati generali del Cinema’ per discutere il piano strategico di sviluppo del comparto, la dubbia gestione dei bandi della legge cinema, i confusi bandi di Hospitality fund, e la mancata presa di posizione sull'opportunità di ingresso nella Film commission di altri soci, tra cui il Comune di Cagliari e di Sassari che ne avevano fatto richiesta. Non comprendiamo il motivo per il quale Grimaldi, alla luce dei non- risultati ottenuti, sia l'unico ad essere stato confermato nel CdA. Un mistero che, forse, solo il presidente Pigliaru potrà svelare. A colorare di paradosso questa rinomina c’è che lo stesso Grimaldi, intanto, ha svolto per lungo tempo il suo lavoro di regista in Puglia, grazie alle opportunità offerte dall'Apulia Film commission, proprio mentre qui eravamo e siamo ancora all’anno zero, con una Film commission che con la scusa di un CdA ‘dimissionato’, ma legalmente in carica, non ha potuto nemmeno ufficializzare i contributi concessi alle produzioni coi bandi Hospitality Fund 2014.»
Moviemrntu, infine, si augura che «il nuovo CdA della Fondazione terrà finalmente (e veramente) conto del parere degli operatori del settore, dando un forte segnale di discontinuità, a partire dalla nomina del Presidente che sarà chiamato a dare risposte concrete alle richieste che vengono dai lavoratori del cinema”, ma soprattutto che “a garanzia del rispetto delle norme e delle regole, vengano nominati organi di controllo così come previsto, qualificati e rappresentativi del settore. In ogni caso, noi saremo impegnati a vigilare sull'operato della nuova Film commission e, all’unico scopo della virtuosa messa a regime di un proficuo sistema-cinema sardo, ci terremo a disposizione del nuovo CdA e delle istituzioni tutte, per qualsiasi eventuale consultazione e forma di collaborazione.» (red)
(admaioramedia.it)