Partirà da Alghero la centesima edizione del Giro d’Italia, che si svolgerà dal 5 al 28 maggio 2017, e la Sardegna ospiterà tre tappe, passando per Sassari, Olbia, Nuoro e Tortolì ed arrivo a Cagliari. Alla presentazione, svoltasi a Milano, ha partecipato anche l’assessore regionale del Turismo, Francesco Morandi, insieme al direttore del Giro, Mauro Vegni, ed al ciclista di Villacidro, Fabio Aru.
“L’evento simbolo dello sport italiano sceglie gli scenari unici della Sardegna per l’edizione numero cento – ha commentato l’assessore Morandi – Con la partenza del Giro 2017, assicuriamo al nostro territorio la massima visibilità internazionale e importanti ricadute sotto il profilo economico grazie a una straordinaria iniziativa di promozione della destinazione, della sua qualità della vita e del suo nuovo modello di sviluppo sostenibile. Le tre tappe isolane a inizio maggio, subito dopo Pasqua, rappresenteranno l’apertura della stagione turistica, tassello fondamentale del piano di destagionalizzazione messo in atto per il triennio 2016-18. Si inserisce perfettamente nelle politiche regionali di valorizzazione del cicloturismo, su cui l’assessorato ha investito e investirà con convinzione, e di realizzazione della rete ciclabile della Sardegna”.
La prima tappa sarà Alghero-Olbia (203 chilometri), poi Olbia-Tortolì (208) e Tortolì-Cagliari (148). Oltre alle città di partenza e di arrivo, la corsa attraverserà Sassari, Castelsardo, Santa Teresa di Gallura, Palau, Nuoro, Barisardo, Muravera, Villasimius ed altri centri isolani. Il Giro sbarcò in Sardegna Per la prima volta nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d’Italia; trent’anni dopo la prima partenza dall’Isola nel 1991, con due tappe; poi, l‘ultima volta, nel 2007.
“Ospitare la partenza del Giro d’Italia nella straordinaria coincidenza della centesima edizione è per la Sardegna non solo un grande onore, ma anche un’occasione speciale per raccontare in modo diverso il nostro territorio – ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru – Le tre tappe in programma offriranno una vista privilegiata sulle coste come sui percorsi dell’interno: paesaggi famosi, amati dai turisti di tutto il mondo, sfileranno accanto a scenari molto meno noti ma di altrettanto fascino. Stiamo investendo molto nel settore del cicloturismo, ben consapevoli di quanto la bicicletta sia un mezzo privilegiato per conoscere un territorio immergendosi nella sua bellezza. Mi piace pensare che i ciclisti di tutto il mondo, vedendo il Giro d’Italia, si innamorino dei nostri percorsi e abbiano voglia di venire qui da noi per scoprire la Sardegna pedalando”.
“Un evento così popolare – ha detto il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa – permette alla Regione e ai comuni interessati di esibire le proprie bellezze a livello mondiale e di attuare una serie di strategie per generare valore, di porsi obiettivi specifici, di creare e comunicare messaggi peculiari destinati alla comunità nazionale e internazionale. Ecco perché è essenziale che la partecipazione della Regione sia pianificata con attenzione: perché la preparazione permette di ottenere benefici dal Giro che si estendono al medio e lungo periodo. Quando il Giro se ne va, infatti, lascia sul territorio conoscenze ed esperienze che possono fare da volano a molteplici aspetti di sviluppo e contribuiscono a caratterizzare la città come luogo che sa organizzare e pianificare. Le ricadute puramente economiche sono rilevantissime, con un impatto di svariati milioni di euro, ossigeno prezioso per la nostra Isola”. (red)
(admaioramedia.it)