Mercoledì scorso, nella sede di Confindustria a Cagliari, c’è stato il periodico incontro tra la Direzione aziendale della Saras/Sarlux e le organizzazioni sindacali della federazione chimici per la discussione del ‘premio di risultato’, come sancito dalle recenti normative che prevedono il coinvolgimento paritetico dei lavoratori.
Fin dall’apertura del dibattito, il Vicepresidente di Confindustria meridionale ha dichiarato che le norme e i regolamenti di relazioni industriali vogliono che al tavolo di trattativa partecipino solamente quelle organizzazioni che dichiarino da subito l’intenzione di concludere l’incontro con la firma degli accordi, che da lì a breve sarebbero stati presentati per la discussione. La delegazione Ugl ha, però, ribadito che non vi è alcun obbligo di firma sugli accordi dei quali non si condivide il contenuto e che, invece, è un diritto dei rappresentanti dei lavoratori presiedere alle trattative, nonché un dovere aziendale e di Confindustria dialogare con tutti gli Rsu senza fare alcuna distinzione di sigla.
Dopo prolungate discussioni, si è presentata per ben due volte la necessità di effettuare una pausa. Durante la seconda, i rappresentanti Cgil, Cisl e Uil, quelli aziendali e di Confindustria si sono allontanati dalla sala riunioni. Dopo il passare del tempo, nell’attesa che le parti rientrassero nella sala, la delegazione Ugl si è accorta che gli ‘assenti’ si erano riuniti in una stanza attigua per la firma degli accordi, di fatto escludendoli dalla discussione in atto. Un fatto che rappresenta una violazione dei diritti di libertà e di attività sindacale, come sancito dallo Statuto dei Lavoratori, nonché un gravissimo sgarbo consumato proprio nella sede di Confindustria, luogo in cui il rispetto delle regole sulle relazioni industriali dovrebbe essere tutelato e non calpestato.
Andrea Geraldo – Segretario provinciale Ugl Chimici di Cagliari
(admaioramedia.it)