Nessuna spiegazione al cronista sul divieto di festeggiare i compleanni nella scuola dell’infanzia di Castiadas, un fatto che aveva scatenato i mugugni dei genitori. Alla fine, Antonella Trabalza, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Villasimius, cui fa capo la scuola castiadese ha affidato ad una circolare datata 14 novembre 2017 (ieri per l’appunto) ed indirizzata a genitori, docenti e personale scolastico la spiegazione del “divieto”. Lo racconta oggi il quotidiano online Il Sarrabus.News.
In buona sostanza, non si tratta di un divieto assoluto al festeggiamento dei compleanni (anche se la dirigente precisa che “questa consuetudine (…) va, comunque, ridimensionata“) ma solo relativo all’introduzione “dall’esterno alimenti a consumo collettivo, se non la merenda assegnata dai genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia“. Inoltre, nel documento viene precisato che “non è consentito festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali, ma esclusivamente prodotti confezionati muniti di etichetta a norma. I cibi opportunamente controllati a tutela della salute degli allievi sono solo quelli forniti dalla ditta di refezione incaricata del servizio e distribuiti dal personale formato allo scopo, in quanto il cibo distribuito nella mensa scolastica è studiato e stabilito nella quantità e composizione stabilito dall’ASL. E’ escluso conseguentemente il consumo di cibi di altra provenienza a Scuola, eccetto la merenda fornita dal genitore solo ed esclusivamente per il proprio figlio“.
Nella circolare firmata ieri dalla dirigente scolastica si precisa anche che “è fatto assoluto divieto di festeggiare a scuola compleanni e ricorrenze in cui sia prevista la consumazione da parte degli alunni di alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali (pizzette, torte, pasticcini provenienti da esercizi pubblici come bar, pasticcerie, pizzerie o realizzati dai familiari degli alunni), ma esclusivamente prodotti confezionati muniti di etichetta a norma; pertanto, è compito degli insegnanti tutti, e in particolari dei fiduciari dei plessi, far presente ad alunni e famiglie che tali comportamenti non sono autorizzati nella scuola, in quanto vanno in contrasto con l’eventuale presenza di alunni allergici, intolleranti ad alcuni alimenti nonché alle norme sui controlli igienici che sono sottese all’uso di alimenti nella scuola“.
Insomma, nessun divieto assoluto di festeggiare ma solo precauzioni dettate da ragioni di carattere sanitario a tutela della salute dei piccoli allievi non diversi dalle raccomandazioni che vengono fatte in tutte le scuole.
Delucidazioni ufficiali arrivate a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico e dopo le proteste dei genitori.
Michele Garbato
(admaioramedia.it)
3 Comments
Pala Giovanni Antonio
Ci sono tante di quelle mamme che non sanno bollire neanche l’acqua però si permettono di fate i pasticcini al compleanno del figlio a scuola
Paola Cau
E poi ci sono quelle mamme che non possono spendere 40 euro per una torta di pasticceria ,,
Pierangela Masili
Ecchepalle…sono piu di 20 anni che non si può. Basta comprare due scatole di biscotti oppure chiedere il permesso alle altre mamme. Tenendo conto di allergie e disturbi vari. Io facevo la torta senza uova e senza metterci sopra creme o altro. Nessuno ha mai detto di no.