Se una donna nell’adempimento delle sue funzioni lavorative venisse insultata, malmenata e fatta oggetto di violenze o atteggiamenti a sfondo sessuale, riceverebbe la solidarietà indistintamente di tutti.
Ma se i violenti sono uomini provenienti da altri Paesi, magari migranti richiedenti asilo, bisogna mettere in campo tutti i distinguo che il politicamente corretto richiede. La malcapitata è il capotreno di un mezzo in partenza dalla stazione di Porto Torres, il branco invece formato da una decina di giovani nigeriani, ospiti della terra sarda, che avrebbero aggredito verbalmente e ‘sfiorato’ la donna.
Il primo distinguo è avvenuto in loco, perché i baldanzosi giovani sarebbero stati solo identificati, ma lasciati andare. Il secondo perché sul web c’è stata subito la levata di scudi degli intellettuali de ‘noantri’, motivando la violenza come “un approccio scorretto dettato da diversa interpretazione dei ruoli”, fino a continuare poi con la giustificazione del fatto che la donna, pur consapevole che i viaggiatori non avrebbero potuto pagare il biglietto, avrebbe insistito arrecando loro non poco disagio.
Com’è difficile scrivere senza cadere nella retorica, ma lo è ancora di più senza dover incorrere nelle polemiche di parte. Per una volta tanto, abbandoniamo il relativismo giornalistico e raccontiamo le cose come stanno: si tratta di un fatto grave, che non può e non deve rimanere impunito. Che possa servire da lezione anche a qualche ‘balenteddos’ sardo. Certo, dev’essere chiaro a tutti che non si deve usare la violenza su nessuno, tanto meno su una donna, ma se siete ospiti di questa terra che vi accoglie, non solo dovete osservarne le leggi, ma dovete anche rispettarne il suo popolo, donne comprese. Tutta la mia solidarietà alla signora Capotreno.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
14 Comments
Carla Rubattu
Brava ,finalmente ,mi stavo preoccupando ,tutte sarde boldriniane
Bianca Maria Rosaria Balata
Niente di tutto ciò , non ci facciamo condizionare dal politicamente corretto . Grazie del commento 👍
Carmen Altea Depau
Tutta la mia Solidarietà alla Signora.Condivido.
Simona
Anche la mia …. e attenzione se non si puniscono x cio che commettono tra pochi anni ritorneremo al medio evo ….x tutte quelle sinistre buoniste del c….non ricordano quando giovani andavano in piazza x i diritti di noi donne? O la pannocchia arrostita ha dato loro alla testa?
Giovanna Bonino
Condivido tutto quello che Biancamaria ha detto
Elio Langiu
Nessuno sconto verso questi violenti.
Nessuna riserva né giustificazione, ma solo una condanna senza se e senza ma, al contrario un aggravante in quanto ” ospiti ” della nostra terra.
Per il resto il mio parere è netto: rimangano a casa loro e sia la comunità internazionale a prendersene cura a casa loro.
Basta solidarietà verso l’ Italia senza atti concreti.
Tutto il resto a mio modesto parere è ipocrisia pura.
Mario Piras
Chiunque sia a prescindere dalla provenienza deve essere punito e condannato.
Oggi purtroppo col buonismo si tende a giustificare delle azioni “scorrette” X non essere accusati di razzismo … chi sbaglia deve pagare.
E se di fuori dovrebbe essere rimandato a casa sua.
Bianca Maria Rosaria Balata
Grazie 👍
Gio Karalis
Basta con questo buonismo ipocrita…..la violenza non ha colore, va sempre condannata senza attenuanti razziali!!!!
Giuseppe Contini
Non vi è dubbio che l’episodio in questione offra molti spunti di riflessione, ad esempio il fatto che una o un capotreno si trovino da soli ad esigere il rispetto di regole di vita sociale, che tale ruolo venga svolto sia di giorno che di notte. Che si possano incontrare tante persone con le più svariate intenzioni e visioni della vita. Probabilmente in tanti avrebbero scelto la soluzione facile di lasciare perdere il gruppo di extra italiani e magari dedicare il controllo e magari la sanzione all’operaio pendolare. La signora capotreno ha fatto il suo dovere. In campo quando i calciatori minacciano l’arbitro vengono allontanati. La stessa regola andrebbe applicata ovunque a coloro che dopo avere violato palesemente le regole ingiurino e minaccino i tutori delle regole stesse.
Francesco Piras Piras
Che schifo questa povera Italia, svenduta dai nostri politici corrotti ed incompetenti.
Italo Macis
Questo paese e in delirio totale veramente fa schifo…
Mariano Usai
I loro cavalli di battaglia di una vita oggi scompaiono davanti all immigrato.addirittura ricorrendo alla censura o alla deformazione dei fatti.
Sono dei miserabili pericolosi..
Simona
Anche la mia piena solidarietà….e x tutte le sinistre buoniste ….non ricordano piu quando ancora giovani scendevano in piazza x i nostri diritti.. Questi signori sono da punire senno davvero tra qualche anno si torna al medio evo….o la pannocchia arrostita vi ha dato alla testa?