Importanti novità sul fronte della formazione per il personale marittimo della Sardegna. Prendono il via il prossimo 19 aprile le lezioni del primo dei quattro corsi di formazione per il livello direttivo di Primo ufficiale e Comandante attivati dall’Istituto globale – Istituto tecnico trasporti e logistica “Cristoforo Colombo” di Carloforte. I corsi sono rivolti agli ufficiali di coperta in servizio a bordo di navi con funzioni direttive, quindi già in possesso del certificato di abilitazione di Ufficiale di navigazione. L’offerta formativa dell’istituto tecnico carlofortino proseguirà con un secondo corso attivo dal 21 giugno sino al 22 luglio, un terzo dal 28 agosto al 27 settembre e il quarto e conclusivo ciclo di lezioni dal 23 ottobre al 25 novembre.
Ogni corso di formazione, comprensivo del periodo a bordo, avrà una durata non inferiore alle 300 ore, in ossequio alle disposizioni vigenti. I cicli di lezioni saranno suddiviso in tre moduli e dovranno essere completati entro un arco temporale di 24 mesi dall’inizio del primo modulo. A ogni ufficiale partecipante verrà rilasciato un attestato di frequenza finale e uno per ogni modulo completato con esito positivo, previa una frequenza pari ad almeno il 90 per cento di ogni monte ore e il superamento di una prova di verifica intermedia. Una volta superato l’esame finale, a ciascun corsista verrà rilasciato un attestato valido per l’accesso agli esami per il titolo professionale di Primo ufficiale di coperta.
«Finalmente un segnale positivo per i marittimi sardi», commenta Nicola Silenti, responsabile della delegazione di Cagliari del Collegio nazionale capitani di lungo corso e capitani di macchina, che guarda con favore a «un’iniziativa che rappresenta un segno di attenzione e di rispetto per la dignità e l’impegno di comandanti e direttori di macchina isolani, troppe volte bistrattati dalle normative nazionali e svantaggiati a priori dall’insularità rispetto ai colleghi della Penisola». Una categoria, quella dei Primi Ufficiali e Comandanti, afflitta dai mali endemici di un’Isola martoriata dalla crisi economica e dalla carenza cronica di lavoro, e costretta da una circolare ministeriale quanto mai discussa e discutibile alla frequenza obbligatoria di questi corsi per poter continuare a esercitare una professione che, nella maggior parte dei casi, è anche una scelta di vita. «Corsi – prosegue Silenti – che ora si potranno frequentare in Sardegna senza che nessuno sia più costretto a pellegrinaggi forzati e ulteriori perdite di tempo negli spostamenti da un capo all’altro del continente, a maggior ragione in un momento in cui le energie di tutti dovrebbero essere concentrate nel risollevare l’economia della nostra Isola».
Gianmichele Pau
(admaioramedia.it)