"Quali sono i criteri che hanno portato alla nomina dell'ingegnere Antonio Martini (già direttore della divisione Programmazione e gestione delle risorse finanziarie presso il Ministero dello Sviluppo economico) quale Amministratore unico della Carbosulcis, azienda in fase di dismissione e totalmente controllata dalla Regione”. Lo hanno chiesto Ignazio Locci ed Alessandra Zedda, consiglieri regionali di Forza Italia, con un’interrogazione al presidente Pigliaru ed all'Assessore dell'Industria, firmata dall’intero gruppo consiliare, dove, oltre ai criteri di nomina, si chiede quali disposizioni abbiano determinato il compenso e quale posizione giuridica ed economica abbia mantenuto il nuovo Amministratore unico nei confronti del Ministero allo Sviluppo economico.
“Non si capisce per quale ragione sia stato scelto un professionista non sardo. Forse nell'Isola, per Pigliaru, non ci sono tecnici abbastanza preparati per assolvere all'incarico? – si domandano i due esponenti azzurri – Al nuovo Amministratore spetta l’esoso compenso annuo di 120mila euro lordi più un'eventuale indennità di risultato pari al 30% della stessa retribuzione. Un professionista che peraltro ha già un ruolo ministeriale e che, dunque, va ad aggiungersi alle altre cariche pubbliche ricoperte. Una pratica, quella del cumulo degli incarichi, che la buona politica sta cercando di combattere in tutti i modi per ovvie ragioni ma che evidentemente non interessa alla Regione, che al contrario la alimenta.”
“In un periodo di forti ristrettezze economiche, il compenso spettante all'ingegnere Martini appare oltremodo eccessivo – hanno aggiunto – Inoltre, la scelta di un professionista non del nostro territorio (non è la prima volta che la Giunta ricerca competenze al di là dell’Isola) risulta svilente nei confronti della categoria degli esperti sardi. Siamo certi che ci si potesse indirizzare senza alcuna difficoltà verso una opzione tutta isolana, senza scomodare i tecnici del Ministero, che per Pigliaru sono evidentemente più capaci e meritevoli.” (red)
(admaioramedia.it)