Siamo arrivati al paradosso: non possiamo più illustrare il nostro programma ai colleghi neppure nel gruppo Facebook dell’Università che viene puntualmente censurato. Affiggiamo i manifesti e ci vengono strappati, disponiamo i volantini nei banchi delle biblioteche e dopo pochi minuti non ci sono più: siamo alla follia.
Ci siamo candidati per essere a disposizione di tutti, portando avanti i punti del nostro programma, per far sì che ci sia un’Università migliore. Tra colleghi si dovrebbe collaborare a vicenda affinché questo si realizzi perché è un interesse comune a tutti, al di là delle ideologie. Fa davvero ridere che coloro che predicano uguaglianza possano decidere chi ha diritto o meno di portare avanti la campagna elettorale. Basti pensare che nel 2018 ti danno ancora del fascista se non la pensi come loro: mi pare sia sufficiente per comprendere il loro livello.
La vigliaccheria la lasciamo ad altri, noi ci battiamo per far sì che ci sia un’Università che premi chi si laurea in tempo e chi ha una buona media, che ci sia maggiore illuminazione e sicurezza in viale Sant’Ignazio e venga potenziato il sistema bibliotecario e il sistema di comunicazione con la segreteria e gli enti riguardanti gli studenti. Veniamo da una scuola politica che ci insegna a fare gli interessi della comunità, e in quanto tali siamo fieri di farne parte e lo siamo ancora di più perché portiamo avanti i nostri progetti e le nostre idee senza opprimere il pensiero di nessuno.
Sin dal primo giorno abbiamo avuto grande rispetto degli avversari, ci siamo mostrati estremamente corretti e disponibili al dialogo. Peccato che il risultato sia stato: volantini strappati e post su Facebook censurati. Ti chiamano ‘fascista’ e ti dichiarano guerra, non capisci bene il perché, ma capisci che vale la pena combattere.
Simone Valleri ed Emilio Serra – Azione universitaria
(admaioramedia.it)