Il Cagliari si è presentata a Terni per confermare quanto di buono mostrato alla prima giornata del campionato. Rastelli ha schierato nove undicesimi della partita d’esordio con le novità di Murru sulla corsia di sinistra e Melchiorri al centro dell’attacco.
Possesso palla, qualità nella gestione e ricerca di spazi dove trovare la giocata vincente sono l’obiettivo dei rossoblu. Oltre ad una linea difensiva con l’obbligo tattico di essere alta, a sostenere l’attacco e dare continuità all’azione d’attacco con un pronto recupero della palla nella fase di transizione. Ed è stato proprio dalla respinta di testa di Capuano, nella metà campo avversaria, che è nato il gol di Sau. Il rispetto di adeguate distanze fra i reparti sarà il punto di equilibrio in una squadra votata all’attacco ed il possesso palla dovrebbe essere l’anestetico ai tentativi avversari di rimonta. Però, il Cagliari ha lasciato costantemente l’iniziativa agli avversari, soffrendo oltremisura e rischiando in più di un’occasione di incassare la rete del pareggio. La traversa colpita da Masi al 53’ sarebbe dovuto bastare come campanello d’allarme, invece, il Cagliari ha continuato a giocare sottoritmo, speculando sulle proprie capacità tecniche e sull'opportunità di fare gol ogni volta che decide di spingere. Ma il raddoppio non è arrivato e la Ternana ha continuato la ricerca del pareggio con ordine e sempre maggiore convinzione. Pareggio che è arrivato proprio all’ultimo istante di partita su deviazione di testa in area di Valjent come sviluppo di un calcio di punizione laterale ingenuamente concesso da Murru.
La serie B è una maratona, la serie B non perdona, la serie B è complicata. Se tutte queste cose il Cagliari le ha sentite più volte, oggi inizia a toccare con mano la veridicità. Il Cagliari di Terni ha peccato di continuità, di supponenza, di eccessiva sicurezza, ma soprattutto dello scarso utilizzo dei propri mezzi. Una squadra fatta per attaccare, ma per attaccare bisogna avere la palla, ma per poter avere la palla bisogna non perderla o recuperarla velocemente quando la si perde. Per soddisfare queste condizioni serve qualità, intensità e continuità d’azione, e il Cagliari contro la Ternana è stato insufficiente in ognuno di questi aspetti. E’ solo la seconda di quarantadue giornate nelle quali succederà di tutto, in un campionato che premia la costanza e non gli sbalzi d’umore, che vedrà vincere chi avrà la capacità di superare i momenti difficili con maturità e sicurezza nei propri mezzi, qualità che il Cagliari di questa stagione dovrà sempre mettere in campo, insieme alle qualità tecniche indiscussem, ma delle quali non dovrà mai abusare pensando che siano sufficienti per portare a casa le partite.
Diego Podda
(admaioramedia.it)
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