Una stagione lunga, ricca di eventi e aspetti particolari: quella 2016-17 è stata per il Cagliari quella del ritorno in Serie A, conclusa con una comoda salvezza raggiunta virtualmente con mesi di anticipo. Ma in mezzo sono accadute tante cose, davvero per tutti i gusti. Acquisti importanti e ritorni imbarazzanti, infortuni gravi ed episodi di indisciplina, intemperanze gravi di una parte della tifoseria sfociate in conseguenze spiacevoli. Ma anche (per fortuna) la vena di bomber Borriello, la crescita di Barella, le vicende umane e sportive a lieto fine di Pisacane, Dessena, Melchiorri e Han, lo splendido gol di tacco di Sau all’Udinese… a voi la storia di un anno rossoblu.
2016
Giugno. Primo acquisto del Cagliari in vista della Serie A: firma un biennale il difensore Bruno Alves, destinato al titolo europeo con il Portogallo da lì a pochi giorni. La Giunta regionale sancisce la rilevanza territoriale della costruzione del nuovo stadio cagliaritano, argomento che si arricchirà in seguito di altri capitoli.
Luglio. E mentre il ds Capozucca smentisce i fantasiosi accostamenti con Cassano e Ronaldinho, chiude con altri due giocatori: prima con il moldavo Ionita dal Verona, il 5 volte scudettato “talismano” Padoin dalla Juventus e il giovane croato Pajac. Sul fronte partenze salutano Fossati (Verona, in prestito con diritto di riscatto), Balzano (Cesena), Benedetti e Colombi. Un grande protagonista del campionato appena vinto, João Pedro, rinnova fino al 2020. Il 9 comincia il ritiro precampionato in Trentino, a Pejo, poi la rosa si trasferisce per l’ultima settimana ad Aritzo dove arriva il fresco campione d’Europa Bruno Alves. Il nuovo sponsor tecnico Macron confeziona le divise per la nuova stagione alle porte: spiccano i marchi Ichnusa e Isola, oltre alla terza maglia fluo.
Agosto. Il 1° si disputa un triangolare Goleador al Sant’Elia con Crotone e Olbia, vinto dai rossoblu: João Pedro in grande spolvero, Rastelli fa le prove del 4-3-1-2 e riceve in regalo da Capozucca l’attaccante ex azzurro Borriello. Una settimana dopo i rossoblu partecipano al triangolare Maspalomas in Spagna contro Las Palmas (sconfitta per 1-0) e i lusitani del Maritimo, battuti 2-0 con gol di Barella e Arras. Nella notte tra il 9 e il 10 sbarca il cileno Mauricio Isla, reduce dalla vittoria nella Copa América del Centenario: il giorno dopo, amichevole al Sant’Elia con l’Amburgo. 1-1 con rete rossoblu di Farias dagli 11 metri nell’ultimo match prima degli impegni ufficiali. Il debutto casalingo in Coppa Italia con la Spal è un Ferragosto scoppiettante: 5-1 con poker del debuttante Borriello e rete di Sau. Rastelli propone il 3-5-2, che non convince. Il 22 agosto arriva l’esordio in Serie A contro il Genoa a Marassi. Borriello apre le marcature ma i rossoblu crollano per 3-1, risultato severo. Nel primo incontro al Sant’Elia contro la Roma, i rossoblu vanno sotto 0-2 ma recuperano con carattere fino al 2-2: a segno Borriello-Sau. La chiusura del mercato estivo fa registrare il passaggio di Pajac al Benevento in prestito e il caso Mati Fernández: il cileno, già accordatosi con il Cagliari, alla fine va al Milan per la rabbia del ds Capozucca. Gli arrivi dell’ultimo momento sono il mediano greco Tachtsidis e l’esterno difensivo Bittante.
Settembre. Il 3 scompare uno degli eroi dello scudetto, Nenè. Nuova trasferta di campionato e altro stop, stavolta a Bologna (1-2): rossoblu che chiudono in 9 e segnano su punizione con Bruno Alves, con la brutta notizia della frattura del perone per Ionita. Il 16 settembre viene inaugurato il nuovo Store all’Aeroporto di Elmas, poi arriva la prima vittoria con l’Atalanta tra le mura amiche. 3-0 secco firmato ancora da Borriello (doppietta) e Sau, contraddistinto dalla contestazione a Storari, invitato dalla curva Nord a rinunciare alla fascia di capitano per motivi che non saranno mai completamente chiariti. Si tratta di un momento chiave della stagione, che rompe qualcosa all’interno della squadra e rappresenta una pagina decisamente brutta. Il Cagliari ritorna bruscamente sulla terra con il successivo schiaffo da parte della Juventus a Torino (4-0), prestazione decisamente negativa. Pronto riscatto nel fortino Sant’Elia grazie al 2-1 in extremis sulla Sampdoria, con le reti di João Pedro e Melchiorri, al grande ritorno dal grave infortunio. Nella stessa partita si fa male Storari: lesione del menisco mediale del ginocchio destro.
Ottobre. All’alba del nuovo mese, proprio alla vigilia di Cagliari-Crotone, lo stesso João Pedro si procura la frattura del perone in allenamento. Il giorno dopo il brasiliano entra in campo in stampelle prima della gara, tra applausi scroscianti e tanta amarezza. Altra vittoria (2-1) maturata con le conclusioni da lontano di Di Gennaro e Padoin. Dopo la pausa per le Nazionali arriva la prima affermazione fuori casa: il Cagliari stende a San Siro l’Inter (2-1) con Melchiorri grande protagonista ed il ritorno di Storari a tempo di record dopo la lesione al menisco. Le 3 affermazioni di fila vengono stoppate dal pirotecnico 3-5 subito al Sant’Elia dalla Fiorentina, gol di Di Gennaro, Capuano e Borriello: non basta il primo sold out stagionale. Continuano i momenti difficili contro le migliori del campionato, come testimoniato dal seguente 4-1 incassato a Roma dalla Lazio (rete di Melchiorri). Altro grave infortunio, stavolta per Murru che subisce l’avulsione dalla testa peroneale del legamento collaterale del ginocchio sinistro e deve essere operato. Il Cagliari elegge il nuovo CdA e chiude il bilancio in attivo per il secondo anno consecutivo. La serata casalinga contro il Palermo regala la favola a lieto fine di Daniele Dessena, che decide il match (2-1) con una doppietta: il capitano aveva rischiato di non riprendere l’attività agonistica dopo la doppia frattura di un anno prima.
Novembre. Alti e bassi: un’altra scoppola in trasferta contro il Torino (5-1, segna Melchiorri) porta a feroci critiche nei confronti di Rastelli, per la palese fragilità difensiva. Il Cagliari ha la peggiore difesa del torneo, nonostante navighi in acque tranquille. Altro stop internazionale, che restituisce Tachtsidis con una caviglia malconcia. Nuovo passo in prospettiva nuovo stadio, con la variante urbanistica approvata dal Comune. Il Cagliari scudettato perde un altro protagonista, con la scomparsa di Eraldo Mancin il 18 novembre: il giorno dopo i rossoblu non riescono a onorarne al meglio la memoria perdendo in casa del Chievo con una rete dell’ex Gobbi. Per fortuna il Sant’Elia si conferma toccasana per il mal di trasferta, teatro del 2-1 all’Udinese. Farias su rigore e Sau con uno splendido colpo di tacco sono i marcatori di giornata.
Dicembre. Il turno di Coppa Italia va storto ai rossoblu che, imbottiti di giovani della Primavera, perdono a Marassi con la Sampdoria (3-0) e vengono eliminati. I sardi si recano a Pescara e ricordano la tragedia della Chapecoense con una patch celebrativa sulla maglia fluo. In Abruzzo non si va oltre all’1-1, Borriello apre le marcature ma arriva la beffa con Caprari nel finale. L’11 dicembre si abbatte sul Sant’Elia l’uragano Napoli: 0-5 clamoroso per gli uomini di Sarri, la panchina di Rastelli incassa altri pesanti attacchi. Non va meglio una settimana dopo con l’Empoli, che punisce i rossoblu al Castellani 2-0. Un periodo nero, da cui si prova a uscire andando in ritiro ad Asseminello. Durante il match lo sfortunatissimo Melchiorri accusa un fastidio al ginocchio operato a maggio: gli esami evidenziano la nuova rottura del legamento crociato e addio stagione. La chiusura dell’anno porta in dote la rimonta al cardiopalmo contro il Sassuolo del 22 dicembre (da 1-3 a 4-3), ma che in realtà passa alla storia per altri motivi. Un petardo lanciato da un “cane sciolto” in curva Nord verso il campo provoca il ferimento di uno steward: l’autore del gesto, incensurato e non legato a gruppi organizzati, viene arrestato. Sul terreno di gioco si verificano altri due fatti spiacevoli. Dessena viene sostituito e abbandona il campo lanciando in terra la fascia di capitano e uscendo senza avvicinarsi in panchina, contestando il tecnico. Più tardi Sau non dà la mano a Rastelli al momento del cambio. I giocatori nelle ore successive si scusano e vengono presumibilmente multati. Il 2016 si chiude con tanti punti interrogativi e con la sensazione che tiri aria pesante nell’ambiente. Arriva la mano pesante del Giudice Sportivo: curva Nord chiusa per due turni e 20mila euro di multa al club, il ricorso non avrà esito. Nicolò Barella rinnova fino al 2021, Fabio Pisacane riceve il prestigioso premio di “Calciatore dell’anno” da The Guardian per la sua favola umana e sportiva a lieto fine. Si consumano gli ultimi giorni di Marco Storari da “separato in casa” a Cagliari.
2017
Gennaio. I rossoblu ritornano in campo dopo la sosta invernale per l’ultima gara d’andata. Buona la prova a San Siro con il Milan, perduta solo per una disattenzione nei minuti finali (1-0). L’atteggiamento collettivo e difensivo pare più concentrato. Il giorno dopo arriva l’ufficializzazione di Nicola Legrottaglie quale nuovo vice di Rastelli, scelto non a caso per migliorare il rendimento della retroguardia. Il 10 gennaio è il giorno dell’addio di Storari, al culmine dello stucchevole batti e ribatti sulla stampa con Capozucca. Il portiere va al Milan, da cui arriva il brasiliano Gabriel in prestito secco fino a fine stagione. Si apre il girone di ritorno con la vittoria netta sul Genoa al Sant’Elia (4-1, doppietta di Borriello, João Pedro e Farias su rigore) dedicata a Federico Melchiorri. Salutano anche Munari, che si accasa al Parma in Lega Pro e Bittante: il difensore non ha convinto nei 6 mesi in Sardegna. Arriva invece il centrocampista Faragò dal Novara. Il campionato prosegue con la sconfitta di misura all’Olimpico contro la Roma (1-0), João Pedro si fa espellere e incassa ben 3 giornate di squalifica. Da segnalare l’arrivo del difensore belga Senna Miangue in prestito dall’Inter. Pazzo Cagliari contro il Bologna, capace di acciuffare al 92° l’1-1 con Borriello. La chiusura del mercato invernale vede trasferirsi Giannetti allo Spezia in prestito, mentre dallo stesso club viene richiamato Deiola. Non solo: si registra il clamoroso ritorno del colombiano Victor Ibarbo, che lascia il Panathinaikos dopo l’ultimo trasferimento temporaneo.
Febbraio. Nuova trasferta, nuovo stop. Stavolta a Bergamo con l’Atalanta (2-0), a cui basta la doppietta del “Papu” Gómez. Arrivano i campioni d’Italia della Juventus e si registra di nuovo il tutto esaurito, che però non evita lo 0-2 firmato Higuaín. Prima del match, in un Sant’Elia spazzato dal vento gelido, l’emozionante consegna a Gigi Riva del Collare d’Oro Coni. Il portiere brasiliano Rafael, diventato titolare nel dopo Storari, rinnova con il Cagliari fino al 30 giugno 2018. A Marassi contro la Sampdoria i rossoblu strappano l’1-1 (prima rete di Isla con il Cagliari) ma si vedono annullare ingiustamente un gol a Ibarbo. Debutto per il brasiliano Gabriel tra i pali. La successiva trasferta a Crotone regala una vittoria importante in chiave salvezza (2-1) firmata da João Pedro e Borriello.
Marzo. Arriva il via libera per la costruzione dello stadio provvisorio, da edificare tra l’attuale impianto e il mercato, che prenderà il posto del Sant’Elia demolito e ricostruito. Prima del match contro l’Inter, terzo sold out stagionale, arriva la richiesta di 6 mesi di squalifica per Fabio Pisacane: al difensore, coinvolto nell’ultimo filone del calcioscommesse, viene contestata un’omessa denuncia di illecito sportivo. Cagliari-Inter termina con un perentorio 1-5, che rispolvera gli antichi fantasmi. Il solito Borriello non basta, il portiere Gabriel non verrà più utilizzato fino alla fine delle stagione dopo 7 reti subite in 3 partite. Molto più accettabile lo stop a Firenze (1-0), anche se maturato al 92°. Il capitano Dessena prolunga il contratto fino al 2019 tra i veterani rossoblu, che accolgono il 18enne nordcoreano Han Kwang-Song neo tesserato (inizialmente come giovane di serie): primo asiatico nella storia del club. Ufficiale l’addio di Ibarbo, che va in Giappone al Sagan Tosu dopo un ritorno fallimentare in Sardegna. Primo 0-0 del campionato, in casa con la Lazio. Il centrocampo viene decimato dai guai occorsi a Dessena (costretto a uscire dopo 8 minuti per una lesione al bicipite femorale, stagione finita) e Barella (durante la rifinitura del sabato). I ragazzi della Primavera di Canzi escono dal “Torneo di Viareggio” agli ottavi, partecipazione non rovinata dallo 0-4 decisivo contro l’Inter. Sabato 25 marzo è una giornata destinata a rimanere impressa per motivi tutt’altro che positivi: oltre 200 Sconvolts cagliaritani si recano a Sassari, con il pretesto dell’amichevole del Cagliari a Sorso, e scatenano una guerriglia urbana nei pressi della stazione ferroviaria. Il bilancio è di un arresto e 5 feriti, tutto per la rivalità storica con Sassari e i tifosi della Torres. Una pagina vergognosa che arreca un danno d’immagine enorme alla città di Cagliari. I gravi fatti innescano le indagini delle Forze dell’Ordine e portano a numerose conseguenze, come vedremo. Davide Di Gennaro, in scadenza di contratto il 30 giugno, non trova l’intesa con il club per il rinnovo e andrà via a fine stagione: una perdita tecnica ed economica, riguardante un giocatore già sacrificato in panchina per irrobustire la mediana e che andrà via a parametro zero. Anche lui non vestirà più la maglia rossoblu, senza mai alzarsi dalla panchina fino alla fine del campionato.
Aprile. La Questura sfrutta il tempo dato dalla trasferta del Cagliari a Palermo (vittoria 3-1 con doppietta di Ionita e Borriello) per chiudere le indagini ed emettere i provvedimenti relativi ai fatti di Sassari. Per la gara interna con il Torino (in cui il Cagliari indossa la replica della maglia del campionato tricolore 1969-70) viene concesso l’ingresso solo ai possessori della Tessera del Tifoso e negato ai titolari di voucher, ingente dispiegamento di forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza fuori dal Sant’Elia fuori dalla curva Nord e, soprattutto, vengono emessi oltre 60 Daspo che colpiscono il settore citato. Un’atmosfera pesante. Contro il Toro è sconfitta per 3-2, segna Borriello su rigore e soprattutto il giovane Han con un bel colpo di testa a tempo scaduto. Il 18enne attaccante bagna il debutto al Sant’Elia con il suo primo gol rossoblu, oltretutto storico per l’intera Serie A: primo nordcoreano sul tabellino dei marcatori. Nel giorno dell’anniversario dello scudetto ’70, il 12 aprile, arriva il proscioglimento di Pisacane dalle accuse della Procura Federale. 3 giorni più tardi ecco il bel poker casalingo al Chievo (4-0) con Borriello, João Pedro (doppietta) e Sau a segno. La punta di Tonara ritorna al gol dopo quasi 4 mesi. Cagliari-Chievo è anche l’occasione per il sospirato debutto di Roberto Colombo, a un minuto dalla fine e dopo 2 anni dall’arrivo in Sardegna. Altro tonfo lontano dall’isola con il 2-1 a favore dell’Udinese nel 33° turno (16° e ultimo gol stagionale di Borriello). Il 28 aprile vengono presentate Pejo e Aritzo quali sedi confermate per il ritiro precampionato, 2 giorni più tardi arriva la salvezza matematica con la vittoria col minimo scarto sul Pescara dell’ex Zeman, segnata dagli insulti razzisti di parte della Nord a Muntari che provocano immediata censura da parte della società ma anche di tutti i media nazionali.
Maggio. Il 2 maggio scompare Sergio Loviselli, storico segretario del club e parte del Cagliari per 40 anni. Nella mattina seguente viene presentato ufficialmente lo stadio temporaneo che ospiterà i rossoblu nelle prossime stagioni: si chiamerà Sardegna Arena. Il 35° turno al San Paolo vede il Cagliari spettatore contro un Napoli straripante e poco contrastato, che vince 3-1 ma avrebbe potuto segnare molte reti in più. Inutile il bel gol di Farias nel finale. Arriva la notizia di altri due Daspo di 8 anni comminati ad altrettanti Sconvolts, che durante Cagliari-Pescara avrebbero malmenato un tifoso per futili motivi. L’11 maggio i rossoblu disputano al “Nespoli” un’amichevole contro l’Olbia per festeggiare la salvezza dei club nei rispettivi campionati: al termine, il presidente Giulini dichiara l’apertura al ritorno di Andrea Cossu a Cagliari per chiudere la carriera. Arriva al Sant’Elia l’Empoli, che soccombe per 3-2 (Sau e doppietta di Farias) e sfiora una clamorosa rimonta. Viene battuto in questo match il record negativo di tutti i tempi per reti incassate nei campionati disputati dal Cagliari in A. La penultima gara stagionale vede la squadra impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo e registra un pirotecnico 6-2 per i neroverdi (Sau e Ionita in rete), che fa storcere il naso a tanti per l’atteggiamento visto in campo. Due giorni più tardi il ds Stefano Capozucca e il Cagliari annunciano la separazione: avrebbe maturato la decisione di lasciare il giorno del “Trofeo Sardegna” a Olbia per divergenze con Giulini sui programmi futuri. Nicolò Barella, impegnato in Corea del Sud con la Nazionale Under 20 nel Mondiale di categoria, riporta la frattura diafisaria del secondo e del terzo metacarpo della mano destra durante Italia-Sudafrica. Il Cagliari chiude il suo campionato battendo il Milan (2-1) con la giornata super del baby portiere Luca Crosta, che debutta in A a 19 anni parando un rigore a Bacca (e firmando il primo contratto professionistico l’indomani fino al 2019), e di Fabio Pisacane che realizza a tempo scaduto la prima rete della carriera in massima serie. Per i rossoblu a segno anche João Pedro, 7° gol come Sau e Farias, ma anche l’uscita in barella di Murru: fortunatamente nulla di grave. Maggio viene chiuso dall’addio ufficiale – già nell’aria dal giorno prima – di Bruno Alves, accasatosi agli scozzesi dei Rangers Glasgow.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)