Il Cagliari vince, convince, domina e comanda. Al termine del girone d’andata è questa la sentenza emessa dal campo, anche nell’ultima partita della prima metà del campionato. In uno splendido pomeriggio post natalizio con un Sant’Elia gremito, i rossoblù di Rastelli hanno fornito l’ennesima prova convincente in un campionato che li vede sempre più padroni e lanciati verso l’immediato ritorno in serie A. La cronaca delle partite rischia di essere la ripetizione di tante altre giornate che hanno visto Storari e compagni con la determinazione giusta per imporre il proprio valore e conquistare la vittoria. Perché l’unica difficoltà per un Cagliari così può essere un senso di appagamento o di inconscia superficialità nella ricerca della prestazione. Il 3 – 0 rifilato alla Pro Vercelli è stato l’esito di una partita ben giocata, sempre condotta, con continuità d’azione e grande qualità espressa in campo. Il Cagliari proposto in quest’occasione era probabilmente il più ricco dal punto di vista tecnico con il ritorno in campo di Joao Pedro e Farias, entrambi a segno, Sau di punta e la regia di Di Gennaro e Fossati, autore del terzo gol, con Munari a completare il reparto mediano. Il reparto difensivo ha trovato in Salamon un giocatore affidabile, sicuro in entrambe le fasi di gioco, altra grande scoperta di una rosa costruita con grande saggezza dalla società e gestita in modo impeccabile dall’allenatore.
La completezza dell’organico, sia dal punto di vista numerico che della qualità, è un fattore determinante in un campionato lungo e faticoso come quello cadetto. La sapiente capacità dell’allenatore nell’utilizzo di tutte le risorse messegli a disposizione, completa un’opera fin qui quasi perfetta. Individuato il sistema di gioco, Rastelli è riuscito a rendere partecipe ogni giocatore della rosa, con l’evidente risultato di una continuità di prestazioni anche in occasione di forfait importanti.
Il girone di ritorno inizierà con lo scontro al vertice, Di Gennaro e compagni il 16 gennaio andranno a far visita al Crotone, secondo a un punto dai rossoblù, sonoramente battuto alla prima giornata, ma resosi poi protagonista di un campionato all’altezza di quello cagliaritano. La pausa servirà per scaricare e ricaricare energie sia fisiche che mentali, consolidare idee e meccanismi di un sistema collaudato e affidabile e che l’allenatore non sembra voler modificare. L’unico dovere del tecnico cagliaritano sarà individuare i giocatori più in forma, più motivati e consoni alla partita settimanale, potendo contare su validi ricambi in ogni settore. Il reparto offensivo ha in Melchiorri, Gianneti, Sau e Cerri elementi compatibili fra loro. Nel ruolo di trequartista Farias, Joao Pedro e Barella hanno dimostrato di poter fare la differenza. L’infortunio di Dessena sembrava aver lasciato un vuoto a centrocampo, ma Munari, Tello, Fossati e, all’occorrenza, Deiola hanno dimostrato di essere all’altezza di un reparto nel quale Di Gennaro resta l’elemento dal quale sembra impossibile prescindere. La difesa sta acquisendo sempre maggiore solidità, sia nei centrali che negli esterni, ruotati con continuità e apprezzabili risultati. In porta, il miglior portiere della categoria ha alle sue spalle uno dei giovani più promettenti. Non manca proprio niente per augurarsi un 2016 che riporti il Cagliari in serie A e che possa restarci con dignità.
Diego Podda
(admaioramedia.it)
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