Il Cagliari inciampa ad Aritzo contro l’Olbia nell’ultima amichevole del ritiro estivo: termina 1-0, grazie alla rete dell’ex rossoblu Ragatzu. Una sconfitta tutt’altro che immeritata, visto lo spettacolo offerto dalla squadra di Rastelli. Gambe logicamente imballate e automatismi su cui lavorare, ma anche pochissime idee e un avversario già in palla hanno fatto il resto. Il Mister ha sicuramente ricevuto molte indicazioni da ciò che si è visto allo “Stadio del Vento”.
La partita. Sotto i 30 gradi della piccola cittadina nuorese – che ha richiesto ben 12 interventi degli operatori sanitari sul posto – grande risposta del pubblico, superiore rispetto allo scorso anno. L’impianto ha visto alcune migliorie a livello strutturale e ha beneficiato di alcuni arredi provenienti dal dismesso Sant’Elia, come le sedute della tribuna in cemento. La gara è iniziata una manciata di minuti dopo le 17.30 agli ordini dell’arbitro Usala: Rastelli ha messo in campo quella che potrebbe essere considerata una probabile formazione titolare, schierata con il 4-3-1-2. Nella prima frazione i bianchi di Bernardo Mereu, militanti in Lega Pro, hanno fatto vedere buona pericolosità soprattutto con la punta Ogunseye, tuttavia Rafael è stato più spettatore che altro. Cagliari più volte vicino al gol con il beniamino di casa Sau – madre di Aritzo e padre di Tonara – imbattutosi però nell’ottimo portiere avversario Aresti. Intervallo a reti bianche, con Pisacane e Barella in evidenza. La ripresa vede una girandola di cambi soprattutto da parte olbiese, che vede l’ingresso in campo dell’ex Daniele Ragatzu. Proprio l’estroso attaccante, molto intraprendente e frizzante, riesce a perforare la difesa rossoblu con un pregevole tentativo ravvicinato e porta in vantaggio i bianchi. Ci si aspetta quantomeno una reazione d’orgoglio da parte del Cagliari, che però tarda ad arrivare e deve attendere gli ingressi di Salamon e soprattutto Han: la punta nordcoreana dimostra immediatamente voglia e freschezza, mettendo in apprensione gli avversari con ottimi movimenti. Il risultato però non cambia e consente ai “cugini” olbiesi di cogliere un risultato di prestigio, seppure in amichevole.
Cagliari-Olbia 0-1
Cagliari (4-3-1-2): Rafael; Padoin, Pisacane (73° Salamon), Andreolli, Miangue; Dessena (C) (77° Han), Cigarini, Barella; João Pedro; Borriello, Sau (69° Giannetti) (In panchina: Cragno, Daga, Balzano, Capuano, Ceppitelli, Romagna, Antonini Lui, Colombatto, Faragò, Tetteh, Cop, Cossu). Allenatore: Massimo Rastelli.
Olbia (4-3-1-2): Aresti (46° Bizzi); Pisano (C) (63° Iotti), Dametto, Vasco Oliveira (56° Murgia), Cotali; Feola (66° Senesi), Geroni (81° Vispo), Piredda; Biancu (56° Pinna); Kouko (46° Ragatzu), Ogunseye (In panchina: Idrissi, Manca, Muroni). Allenatore: Bernardo Mereu.
Arbitro: Collu (Cagliari).
Reti: 67° Ragatzu.
La prestazione rossoblu. I carichi di lavoro da cui è reduce la banda rossoblu sono considerevoli e le gambe sono state in generale legnose, i movimenti poco fluidi e leggermente macchinosi. Alcuni elementi hanno però dimostrato di essere già a un buon livello: bene Pisacane – attento e preciso negli interventi – , Barella e Cigarini, abilissimo a giocare la palla in verticale per imbeccare sullo scatto le punte. Anonimi Andreolli, Padoin e Dessena, così così l’indolente João Pedro e il tandem Borriello-Sau. La nota negativa del pomeriggio riporta il nome di Miangue: il laterale mancino belga è sembrato fuori contesto e poco accorto dal punto di vista tattico, una prova che non deve essere sfuggita al presidente Giulini e al ds Rossi che assistevano a bordo campo. La squadra ha fatto spesso ricorso a lanci lunghi, però deleteri considerando la pesantezza di chi avrebbe dovuto scattare.
E ora? Il ritiro è ufficialmente terminato. Il gruppo resterà in relax fino a martedì pomeriggio, quando si riunirà ad Asseminello per la ripresa degli allenamenti. Incombono le due amichevoli contro Crotone (sabato 5 agosto) e Fenerbahçe (lunedì 7). Poi primo match ufficiale in Coppa Italia il 12, con l’avversario ancora da stabilire. Il mercato in uscita vede alcuni elementi sul piede di partenza: quasi certi gli addii di Balzano (Pescara?), Salamon (Bari o Sion), Giannetti (Perugia, Ternana ed Entella) e Pajac (richieste dalla B e dall’estero), vantano estimatori anche Colombatto e Deiola. Sul versante entrate la società monitorerà, su input dell’allenatore, i punti critici rappresentati dalle corsie difensive.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)