Un sodalizio storico del calcio italiano, presenza fissa in Serie A a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 ma poi caduta in un oblio lungo mezzo secolo: ecco la Spal, avversaria del Cagliari nella quarta giornata del massimo campionato.
L’idea di un religioso. Il club venne fondato nel 1907 dal padre salesiano Pietro Acerbis, inizialmente come circolo religioso. Dopo l’inserimento di attività sportive come atletica, ciclismo e ginnastica, ecco il calcio a partire dal 1913. L’approdo nel massimo campionato nazionale nei primi anni ’20, il cambio di nome in Associazione Calcio Ferrara durante il fascismo e l’abbandono dei colori biancazzurri, in favore del bianconero della città di Ferrara. Dopo la fine del conflitto tornò tutto come prima e arrivò Paolo Mazza, il presidente che avrebbe cambiato per sempre il calcio cittadino. Un dirigente passionale e lungimirante, che sapeva scovare sconosciuti calciatori e rivenderli a suon di milioni. La Serie A a girone unico arrivò per la prima volta all’alba degli anni ’50, con un fantastico 5° posto nel 1959 – miglior piazzamento di sempre – e la stella dell’italo-argentino Massei in evidenza, dopo aver deluso all’Inter. Giusto 50 anni fa l’arrivederci alla massima categoria, per un tunnel infinito tra seconda e terza serie, fino al miracolo targato Semplici dopo due fallimenti. La Spal nell’olimpo del calcio italiano è di nuovo realtà.
La rosa. Portieri: 1 Alfred Gomis (Francia), 17 Giacomo Poluzzi, 92 Gabriele Marchegiani, 97 Alex Meret. Difensori: 2 Marios Oikonomou (Grecia), 5 Fabio Della Giovanna, 6 Michele Cremonesi, 12 Pa Konate (Svezia), 14 Federico Mattiello, 15 Sauli Vaisanen (Finlandia), 21 Bartosz Salamon (Polonia), 23 Francesco Vicari, 27 Felipe (Brasile). Centrocampisti: 8 Alessandro Bellemo, 11 Luca Rizzo, 18 Eros Schiavon, 20 Luca Mora, 24 Mattia Vitale, 28 Pasquale Schiattarella, 29 Manuel Lazzari, 33 Filippo Costa, 77 Federico Viviani, 88 Alberto Grassi. Attaccanti: 7 Mirco Antenucci, 9 Federico Bonazzoli, 10 Sergio Floccari, 22 Marco Borriello, 43 Alberto Paloschi.
Il mister. Leonardo Semplici, 50 anni. Ex difensore con un lontano passato in Sardegna (militò nel Sorso ad inizio carriera), ha cominciato ad allenare nel 2004. Un percorso identico a quello agonistico, targato Toscana: Sangimignano (promosso in D), Figline (dall’Eccellenza alla Lega Pro in 4 anni), Arezzo, Pisa e Primavera della Fiorentina, dove lancia Federico Bernardeschi. Nel dicembre 2014 la chance alla Spal, con cui inizia la rincorsa: promozione in B e poi in A in due stagioni, riportando Ferrara in massima serie dopo mezzo secolo. Fa parte della folta colonia di allenatori toscani presenti in Serie A.
La stella. Marco Borriello, 35 anni. Che dire in più su di lui? L’addio al Cagliari alla vigilia della prima di campionato non ha rappresentato una bella pagina per lui e la società rossoblu. Trasporta idealmente a Ferrara la sua voglia di gol che in questa stagione vorrebbe lo portasse a vari obiettivi: la salvezza con la Spal, i 100 gol in Serie A e il ritorno in Nazionale per i Mondiali in Russia di fine stagione. Prima punta dal buon fisico, che utilizza quasi esclusivamente il piede sinistro e sa andare a rete in tutti i modi, anche da fermo. Ha già segnato con la sua nuova casacca, eguagliando il record in A di un altro ex cannoniere girovago, Nicola Amoruso.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)