Nuovo incontro tra i giocatori del Cagliari e la tifoseria allo Store nel Largo Carlo Felice: questa sera i protagonisti sono stati Bartosz Salamon ed Alessandro Deiola.
Deiola. Il centrocampista di San Gavino Monreale, appena tornato alla base dopo 6 mesi di prestito in cadetteria, ha spiegato che “l’accordo prevedeva che rimanessi in Liguria fino alla fine della stagione. Ma c’è stata la possibilità di rientrare subito a Cagliari e non ho esitato un attimo: bello riabbracciare la mia terra. Il rientro in rossoblu è stato positivo, conosco già praticamente tutti i compagni che ho lasciato ad inizio campionato. L’esperienza allo Spezia mi ha fatto crescere, mi sento più preparato per dare il mio contributo anche in Serie A. Differenze tra la B di questa stagione e quella vissuta l’anno scorso con il Cagliari? Poche: in ogni campo si dà sempre battaglia, di diverso c’è solo la casacca“.
Salamon. Il difensore centrale polacco, titolare nella scorsa trionfale stagione e cresciuto nel rendimento tanto da meritare la chiamata per Euro 2016, vive una situazione particolare ma con grande forza d’animo: “Certamente speravo ad inizio campionato di trovare maggiore spazio: ma non c’è mai stata la volontà di andare via da Cagliari per giocare in modo più continuo da un’altra parte. Ho sposato il progetto di questa società e, considerando tutto, non mi sembrava giusto andare via. Anche perché voglio tornare protagonista e farmi trovare pronto in caso di necessità. Sì, anche per giocare da attaccante se necessario. Può sembrare paradossale o strano perché ricopro un altro ruolo, ma bisogna essere disponibili a tutte le eventualità e dare il massimo. La Juventus? Ogni partita deve essere giocata, nel calcio nulla è impossibile e domenica daremo tutto per fare bene di fronte al nostro pubblico“.
Bartosz dà un ulteriore dimostrazione della sua simpatia, che filtra dalla sua attività sui social network e lo vede spesso protagonista proprio in compagnia di Alessandro di sketch e battute: “L’amicizia con Deiola? Ci parliamo solo sui social: non lo conosco“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)