Ci sono partite complicate da commentare, quella del Cagliari a Brescia è una di quelle. Gli elementi da valutare non sono, in questo caso, solo di natura tecnica o tattica, bisognerebbe entrare nella testa di tecnico e giocatori per capire cosa è successo nel pomeriggio del Rigamonti. La sconfitta avrebbe già fatto notizia in questo periodo di ottima forma nel quale i rossoblù avevano dimostrato di aver trovato continuità di prestazioni, risultato e, soprattutto, atteggiamento.
Nella partita di Brescia gli uomini di Rastelli sono mancati sotto tutti questi aspetti, una concomitanza di prestazioni negative individuali hanno determinato la peggior partita della stagione e non solo per l’entità della sconfitta: 0-4.
Il grave infortunio di capitan Dessena non può non aver scosso e lasciato il segno, il nervosismo mostrato da quel momento in poi da allenatore e giocatori ha ulteriormente complicato le cose. Rastelli si è affidato agli stessi undici iniziali schierati con l’Ascoli nella precedente partita, Farias ancora in panchina, Joao Pedro nella trequarti e tridente di centrocampo confermato con Di Gennaro, Fossati e Dessena. Ricondurre all’infortunio del Capitano sarebbe riduttivo e sbagliato, però il Cagliari di Brescia mancava di spirito, piglio, concentrazione individuale e collettiva.
Si è sempre evidenziato il fatto che Rastelli potesse contare su una rosa di qualità superiore alla media, che limitava la necessità di un’importante organizzazione tattica, ma la condizione imprescindibile che permette al Cagliari di dominare il campionato è la buona prestazione di ogni giocatore o almeno di quelli più rappresentativi. Nella partita di Brescia, invece, anche Storari ha fornito una prestazione non all’altezza, con un’incertezza sul terzo gol troppo brutta per non pensare che anche il portiere rossoblù sia stato contagiato nella giornata negativa di tutta la squadra. Ecco perché i motivi di questa sconfitta e soprattutto di questa prestazione sono da cercare nella preparazione della partita più che nel suo svolgimento.
Le quattro vittorie consecutive, la discreta facilità con la quale sono state ottenute non doveva e poteva far abbassare il livello di attenzione e determinazione, le sconfitte di Pescara e Novara non sono poi così distanti. La testa della classifica è ancora di proprietà cagliaritana, il prossimo turno vedrà il Como al Sant’Elia, ripartire immediatamente sarà fondamentale, purtroppo mancherà Dessena, il vero elemento di equilibrio nello scacchiere rossoblù, l’elemento che ha permesso la convivenza contemporanea di due attaccanti, un trequartista e centrocampisti votati all’attacco. Rastelli dovrà trovare il sostituto del capitano o alternative tattiche che garantiscano gli stessi risultati ottenuti finora, possibilmente migliorarli, il Cagliari vale più di un solo punto in più sulla seconda.
Diego Podda
(admaioramedia.it)
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