L’Atalanta è l’avversario del Cagliari nella quarta giornata del massimo campionato e arriva in Sardegna con 3 punti in classifica. I bergamaschi guidati da Gian Piero Gasperini hanno finora avuto un rendimento altalenante: secca vittoria in Coppa Italia con la Cremonese (3-0), due sconfitte di misura in A in casa con Lazio (3-4) e a Genova con la Sampdoria (2-1), infine prima gioia in rimonta contro il Torino (1-2) la settimana scorsa. Dal punto di vista puramente statistico, ha sempre subìto reti in tutte le gare: ben 7, che fanno della difesa orobica la più perforata del torneo insieme a Cagliari e Milan.
Esperienza e gioventù. Il gruppo nerazzurro è trascinato dai navigati Masiello, Zukanovic, Konko, Raimondi e Pinilla: il cileno ha lasciato buoni ricordi a Cagliari, dove ha giocato due stagioni e mezza segnando 22 reti. Ma al pari degli elementi più esperti c’è una pattuglia di giovani molto interessanti, tra cui spicca il 19enne ivoriano Franck Kessié. Un centrocampista centrale che si è affermato la scorsa stagione a Cesena e che al momento è addirittura capocannoniere della Serie A con 4 reti. Gasperini è alle prese con la grana Sportiello: il portiere, tra i giovani italiani più in vista, è rimasto a Bergamo nonostante le offerte ma il suo rendimento è calato sensibilmente. Il tecnico non gliele ha mandate a dire, deve riacquisire serenità per non rischiare il posto. Le speranze dell’attacco sono riposte soprattutto in Alberto Paloschi, di ritorno da un’esperienza inglese in chiaroscuro, e nell’oriundo argentino Alejandro “Papu” Gómez. Da tenere d’occhio D’Alessandro.
Punti di forza. Gasperini punta solitamente sul 3-4-3, cercando di sfruttare la velocità della linea offensiva e gli inserimenti centrali del citato Kessié. La tenuta tra difesa e centrocampo è sulle spalle di Conti a destra e Dramé a sinistra, più portati al contenimento che alla spinta.
Punti deboli. L’appannamento di Sportiello, apparso poco concentrato nelle prime uscite, potrebbe rappresentare un problema in virtù anche degli equilibri delicati di una difesa a 3. Gli orobici soffrono nelle ripartenze e nelle verticalizzazioni.
La rosa. Portieri: 1) Etrit Berisha (27 anni, Albania); 30) Davide Bassi (31 anni); 57) Marco Sportiello (24 anni); 47) Stefano Mazzini (17 anni). Difensori: 35) Guglielmo Stendardo (35 anni); 3 Rafael Toloi (Brasile, 25 anni); 5) Andrea Masiello (30 anni); 6) Ervin Zukanovic (Bosnia, 29 anni); 13) Mattia Caldara (22 anni); 23) Emanuele Suagher (23 anni); 24) Andrea Conti (22 anni); 25) Abdoulay Konko (Francia, 32 anni); 93) Boukary Dramé (Senegal, 31 anni). Centrocampisti: 4) Roberto Gagliardini (22 anni); 7) Marco D’Alessandro (25 anni); 8) Giulio Migliaccio (35 anni); 10) Alejandro “Papu” Gómez (Italia/Argentina, 28 anni); 11) Remo Freuler (Svizzera, 24 anni); 17) Carlos Carmona (Cile, 29 anni); 19) Franck Kessié (Costa d’Avorio, 19 anni); 27) Jasmin Kurtic (Slovenia, 27 anni); 37) Leonardo Spinazzola (23 anni); 52) Bryan Alfredo Cabezas (Ecuador, 19 anni); 77) Cristian Raimondi (35 anni); 88) Alberto Grassi (21 anni); 98) Christian Capone (17 anni). Attaccanti: 9) Aleksandar Pesic (Serbia, 24 anni); 29) Andrea Petagna (21 anni); 43) Alberto Paloschi (26 anni); 51) Mauricio Pinilla (Cile, 32 anni); Emmanuel Latte Lath (Costa d’Avorio, 17 anni).
Probabile formazione. 3-5-2: Sportiello (Berisha); Raimondi, Zukanovic (Toloi), Masiello; Conti (D’Alessandro), Kessié, Carmona, Kurtic, Dramé; Paloschi (Pinilla), Gómez. Allenatore: Gian Piero Gasperini. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Pesic. In dubbio: Sportiello.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)