Un petardo che non smette di bruciare: è quello lanciato in campo durante Cagliari-Sassuolo dello scorso 22 dicembre, quando lo sconsiderato gesto di un cane sciolto ha creato gravi conseguenze ad uno steward ed innescato provvedimenti ai danni del club e di parte della sua tifoseria. Gli ultimi sviluppi del caso hanno sollevato un autentico polverone, con gli abbonati della Curva Nord estranei al fattaccio nuovamente penalizzati.
Ricordiamo brevemente i fatti. Durante il match S.C., pseudo-tifoso incensurato, fece partire dalla Curva Nord un petardo verso il campo. L’oggetto, raccolto incautamente senza protezioni da uno steward, ha causato danni alla mano destra dello stesso operatore. Il colpevole venne subito identificato dalle forze dell’ordine, arrestato nei parcheggi a fine gara e processato per direttissima. S.C. ha poi patteggiato 2 anni con la condizionale e ricevuto un Daspo per 5 anni. Sono arrivate poi le sanzioni al Cagliari Calcio: il Giudice Sportivo ha inflitto al club una multa di 20mila euro e la chiusura della Curva Nord per le prossime partite contro Genoa (15 gennaio) e Bologna (28 gennaio).
Dato che la Polizia di Stato ha identificato il colpevole – descritto come un cane sciolto non facente parte della tifoseria organizzata – con accurate riprese durante il match, è esplosa la rabbia della tifoseria perbene che non potrà assistere ai prossimi 2 impegni casalinghi del Cagliari. La beffa è arrivata quando è diventata chiara l’impossibilità di aggirare la norma sui tagliandi nominali, che vieta così agli abbonati della Curva Nord di poter acquistare un biglietto in altri settori. La società ha deciso di concedere loro uno sconto del 50% per un tagliando da destinare ad un amico in un altro settore del Sant’Elia ed il 10% di sconto sul merchandising.
Un contentino, a detta dell’abbonata della Nord S. P. che si è fatta idealmente portavoce dei “compagni di sventura”:
“Ho addosso una delusione pazzesca: fai sacrifici per abbonarti e seguire la squadra (a volte anche in trasferta), come tanti che vanno allo stadio anche con i loro bambini. Pura passione. Vieni perquisito puntualmente quasi fossi un terrorista…e poi accadono episodi come quello di Cagliari-Sassuolo. Gesti assolutamente da punire: ma è stato identificato un colpevole e processato per direttissima. Grazie all’ausilio della tecnologia è stato possibile farlo in tempi rapidissimi. Un occasionale, neppure abbonato, che come tanti altri supporter occasionali potrà accedere ad altri settori del Sant’Elia, mentre 2000 tifosi senza colpa dovranno stare a casa. Se questa è la giustizia sportiva, non siamo messi granché bene! La società avrebbe dovuto quantomeno tentare un ricorso per tutelare i suoi abbonati, o almeno evitarci il contentino degli sconti sul biglietto per un amico o sul merchandising. Seguo il Cagliari allo stadio da quando ero bambina: io e tanti altri aspettiamo almeno una spiegazione sul perché non è possibile ricorrere. Sto seriamente pensando di disdire l’abbonamento. L’amarezza è legittima”.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)