Domani lo Stadio Sant’Elia ospiterà la sfida tra Cagliari e Napoli. Abbiamo chiesto a Renato Buso, attaccante attivo tra gli anni Ottanta e i Duemila con tante esperienze prestigiose in carriera (Juventus, Fiorentina, Sampdoria, Lazio), di presentare l’incontro da gradito doppio ex. Trevigiano classe 1969, Buso ha giocato tre stagioni in Campania (1993-96) e una in cadetteria con i rossoblu (2000-01).
“Sarà una partita molto aperta e tirata. Il Cagliari, a parte la gara con la Fiorentina, ha fatto sempre bene in casa. Il Napoli ha finora avuto un andamento un pochino altalenante rispetto all’anno scorso, nonostante la grande qualità della rosa. Cercherà di portarsi a casa l’intera posta ma non sarà facile: i sardi dispongono di un buon assortimento tra elementi giovani e più esperti, mi hanno sorpreso in positivo finora per ciò che hanno fatto considerando l’obiettivo della salvezza. Deve però migliorare il rendimento esterno, senza dubbio”.
“Ho ricordi eccezionali in entrambe le città. A Napoli ho avuto la fortuna di giocare anche in Europa con giocatori del calibro di Cannavaro e Di Canio, sono stati tre anni molto importanti con Lippi e Boskov. A Cagliari un anno di B un po’ travagliato, durante la ricostruzione della squadra. Non dimentico l’affetto di tutta l’isola ed il centro sportivo di Assemini già all’avanguardia per l’epoca. L’ambiente ed il mare della Sardegna restano nel cuore”.
“Mi aspetto una partita fatta dal Napoli, con il Cagliari che dovrà fare molta attenzione per arginare le punte veloci e gli inserimenti dei centrocampisti napoletani, facendosi trovare pronto in fase di ripartenza”.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)