Quando si perde è facile ripercorrere i luoghi comuni (arbitro, allenatore, giocatori arrivati e non più affamati, mercato non all’altezza etc… etc…) per trovare le non dovute giustificazioni. Chi ha calcato i campi da calcio conosce bene le dinamiche del tifo e sa che anche partite come queste servono a tenere alta la concentrazione sull’obiettivo finale.
In casi come questo diventa improbo commentare una sconfitta secca per 3-1, soprattutto se si subisce un gol a freddo (al 2’ Budimir su cross da sinistra di Stoian). La cronaca del primo tempo racconta di due sfidanti che si schierano in campo con un 4-4-2 (Cagliari) e un 3-4-3 (Crotone). Il Cagliari con il proprio modulo manifesta una presenza costante in attacco al 5’, 12’, 13’ con Joao Pedro e con un’azione in area di Munari (8’), che invoca un rigore (probabile). Non succede nulla sino al pareggio di Farias (20’) e un'unica parata al 9’ di Storari su tiro di Balasa. Il gol del vantaggio del Crotone arriva al 45’ con Martella. La sintesi del primo tempo è presto fatta: due tiri e mezzo del Crotone e due gol. Sintesi perfetta di una squadra che non ha mostrato gioco, ma che finalizza al 100%.
Il secondo tempo mette il Cagliari davanti alla dura realtà della serie B: gli arbitri risultano spesso in balia degli eventi e arrivano decisioni discutibili, come l’espulsione per doppio giallo di Balzano (7’) per aver sfiorato un avversario, che cade tramortito come sul ring. La cronaca racconta poco e nulla vista l’inferiorità numerica del Cagliari e l’impossibilità di poter giocare una sfida alla pari. La partita scivola via senza particolari emozioni con poche azioni degne di nota, come all’11’ un tiro di Farias, al 13’ un colpo di testa di Budimir ed una traversa del Crotone più che altro un cross sbagliato. Al 28’ della ripresa, dopo una svista del guardalinee per mancata segnalazione del fuorigioco, il Crotone sigla il 3-1 con Ricci. Al 32’, dopo un’altra svista del guardalinee e dunque una seconda mancata segnalazione del fuorigioco di un giocatore del Crotone, l’arbitro assegna un rigore calciato da Salzano e parato da Storari. Il resto della ripresa scivola via stancamente fino al fischio finale.
Sin qui la cronaca di una partita nata storta e finita peggio e condizionata dalle assenze importanti (Melchiorri, Sau, Cipitelli) e da una serata arbitrale non delle migliori. Ma il Cagliari ha costruito sin qui un campionato ottimo, mister Rastelli ha impostato un modulo vincente che tutti i giocatori conoscono e proprio la solidità tecnico-tattica della squadra deve far stare tranquilli. I risultati e il primato arriveranno nelle prossime 20 giornate perché la mentalità vincente della squadra del Mister è ben radicata basata su una costante ricerca del gioco corale e del recupero palla immediato per riproporre il gioco prettamente offensivo. Questi dati certi delle precedenti 21 partite e i dati in futuro racconteranno che nelle prossime 20 del girone di ritorno il Cagliari sarà ancora protagonista.
Dario Cinus (Geologo)
(admaioramedia.it)
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