Un’opera in due movimenti questa Cagliari-Pescara. Nel primo tempo, i rossoblu si dimenticano di giocare una partita di vertice. Il clima è caldo, quasi diciotto gradi, il vento stempera la temperatura soffiando quasi ininterrottamente per tutta la durata dell’incontro e spazzando via le nuvole. Ma la testa dei cagliaritani è comunque li, tra le poche nuvole rimaste.
Schema (eccellente) su calcio piazzato del Pescara ed è subito gol: Lucas Torreira con un tocco di esterno deposita in rete dopo un filtrante sulla parte destra dell’area piccola. Balzano è il più irrequieto e si becca un cartellino dopo quindici minuti dal gol pescarese. Di Gennaro al ventiseiesimo non può continuare e Rastelli prosegue il cammino con Santiago, il giovane Colombatto, che si guadagnerà la pagnotta con grande entusiasmo e vigore. La partita è maschia ma il pallino è quasi sempre in mano al Pescara che gioca in uno dei campi più difficili della serie B con una fastidiosa spavalderia. Le occasioni fioccano da parte biancoceleste, mentre il Cagliari giochicchia arrivando raramente e senza convinzione dalle parti dell’ex Aresti. Ma gli abruzzesi mancano di cinismo e sprecano tanto. Fioccano altri cartellini: l’autore del gol Torreira, il giovane Santiago e il portierone Storari.
Il secondo tempo è un movimento decisamente più allegro per la squadra isolana, con una consapevolezza che cresce pian pianino e si concretizza nella rete di Diego Farias al minuto sessantuno. Il Cagliari è più forte, più saldo, più potente fisicamente. Il Pescara non ha approfittato della momentanea superficialità della capolista e queste cose si pagano: in amore come in guerra, che del calcio è la manifestazione umana più vicina. La maggiore lucidità dei rossoblu si sostanzia nel delizioso filtrante di Cinelli per Farias che pareggia incrociando di piatto da due metri. Passano solo sette minuti e il capocannoniere della serie cadetta segna. Nella sua porta. Cose che capitano. Autogol di Lapadula, magicabula bibbidi-bobbidi-bu: fa la magia (del Cagliari) tutto ciò che non ti aspetti. Oggi il Cagliari si porta a sei punti dal Crotone e a tredici dallo stesso Pescara rendendo l’inseguimento decisamente più complicato. Al Sant’Elia ha vinto soltanto il Como. Oggi c’erano circa sedicimila spettatori, tutti da serie A, che hanno reso possibile l’avverarsi di questo ennesimo successo nella strada verso la massima serie. Il pienone di tifosi, di entusiasmo e di punti. Insomma cosa volete di più da questo fine settimana?
Alessandro Deplano
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