La partita di La Spezia ha sancito la superiorità del Cagliari nel campionato di serie B. Nella settimana dei grandi assenti, il Cagliari ha conquistato la più netta vittoria in trasferta, con un 3-0 non scintillante, ma di una sostanza e solidità che inviterebbe le rivali alla rassegnazione.
La lista degli assenti era importante non solo nella quantità, ma soprattutto nella qualità e nell’importanza dei vari giocatori non disponibili. Di Gennaro, Farias, Sau infortunati, tutta la qualità e fantasia a disposizione di Rastelli inutilizzabile in una partita delicata contro un avversario in grande difficoltà e con l’estrema necessità di vincere e tirarsi fuori da una situazione complicata per chi non ha mai nascosto le ambizioni di promozione. Ma il Cagliari sta acquisendo sempre maggiore solidità e convinzione e fa pesare la forza di un organico allestito con grande sapienza dalla società e gestito con intelligenza dal tecnico.
La società ha messo a disposizione di Rastelli una rosa di primissimo ordine per la categoria, il tecnico la sta gestendo con sapienza, senza andare alla ricerca di soluzioni tattiche particolari, limitandosi a dare alla squadra la giusta mentalità e disponendola con ordine. Verrebbe da dire che consegna le maglie, la numerazione da 1 all’11 lo aiuterebbe in tal senso, ma in questo caso non si vuole criticare il giovane tecnico rossoblu, ma riconoscergli la capacità di dare ordine alla squadra e compiti precisi ai giocatori, conscio che metterli a proprio agio e con poche indicazioni porterà comunque a risultati importanti. La tripletta di Melchiorri è la dimostrazione più evidente del teorema. D’altronde è un centravanti di spessore per la categoria, che alle capacità realizzative unisce la disponibilità al sacrificio necessaria in certe partite. Imboccata la strada giusta starà adesso ai rossoblu evitare sbandate e continuare il tragitto che porta verso la promozione, tragitto che sembra non poter essere reso tortuoso neanche dalla concomitanza di eventi negativi come le numerose assenze.
L’unica perplessità potrebbe nascere dal fatto che il Cagliari sembra fin troppo una squadra di serie B, sicuramente la migliore della categoria, ma con poco da serie A. Perché il prossimo campionato dovrebbe essere proprio quello maggiore e si corre il rischio di arrivarci impreparati o con la necessità di dover ricostruire la squadra, vista la scarsa esperienza dei giocatori nella massima serie. Il campionato di serie A sta dimostrando che è spesso molto complicato per le neo promosse, Carpi e Frosinone lo stanno verificando, ma dal Cagliari in serie A ci si aspetterebbe ben altro e allora sarà il caso di iniziare a pensarci.
Diego Podda
(admaioramedia.it)
13 Comments
Sebastiano Usai
E chi se ne frega
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