Il Cagliari ha iniziato il percorso di avvicinamento alla Serie A 2017-18, con la partenza del ritiro precampionato a Pejo nello scorso weekend. La squadra di Mister Rastelli ha mantenuto l’impalcatura della scorsa stagione, muovendosi poco finora sul mercato, quantomeno in entrata. Analizziamo il momento dei rossoblu, considerando la possibilità di eventuali cessioni e cercando di comprendere la fisionomia della rosa. Cominciamo con una panoramica del reparto difensivo.
Le chiavi della porta. Rientra a Cagliari dal doppio prestito in cadetteria Alessio Cragno, non ancora aggregatosi alla squadra per aver partecipato all’Europeo con l’Under 21 di Di Biagio. Nelle esperienze a Lanciano e Benevento – dove ha conquistato una fantastica promozione in A – ha dimostrato di essere cresciuto tanto, e ritorna in Sardegna per sfoderare anche in massima serie le sue qualità. Un passaggio fondamentale per la sua carriera, in virtù dei ricordi contraddittori che lasciò a Cagliari nell’anno della retrocessione. Cragno, per ammissione stessa dell’allenatore, sarà il titolare designato. A farne le spese il solidissimo Rafael, che sarà nuovamente costretto a sedersi in panchina per fare il secondo, dopo l’ottimo campionato disputato nel dopo Storari e il brevissimo passaggio della meteora Gabriel. Non ci si può nascondere dietro un dito: l’ex portiere brasiliano del Verona, arrivato a gennaio 2016, meriterebbe un posto tra gli undici grazie alle prestazioni e alla sicurezza generale trasmessa ai compagni in un periodo delicato e poi fino alla fine. Senza dimenticare i tre rigori parati, pesante biglietto da visita. Serietà e professionalità sono sue doti indubbie, di chi non farà polemiche e si farà trovare pronto in caso di necessità. Dietro di loro il giovane Luca Crosta, che agirà da terza opzione con nel cuore e negli occhi la giornata di gloria vissuta con il Milan all’ultima giornata: esordire a 19 anni in Serie A contro il Milan, squadra che lo ha formato e poi scaricato, salvando il risultato anche parando un rigore a Bacca beh…sono cose che in pochi possono raccontare. Un ottimo prospetto per il futuro, che conferma la bontà della tradizione italiana dei portieri.
Su e giù per la fascia. Tocchiamo un argomento ricco di interrogativi: cominciamo dalla corsia destra. Mauricio Isla, per la quarta stagione consecutiva, salterà parte del ritiro a causa degli impegni – per carità, assolutamente prestigiosi – con la Nazionale cilena. Nella scorsa stagione le conseguenze furono evidenti, il giocatore impiegò qualche mese per tornare in condizione e faticò non poco per riconquistare brillantezza atletica. Difficilmente verrà spostato da Rastelli a centrocampo, più probabile ricopra il ruolo di esterno destro nella difesa a 4, così come accade da anni con la sua rappresentativa. Quale principale alternativa salta fuori nuovamente il nome di Simone Padoin, che nel 2016-17 ha ricoperto davvero tanti ruoli anche in mediana. Schierando l’ex juventino sarebbe garantita esclusivamente la fase di copertura e non quella propositiva. Per lo stesso ruolo resta sempre valida la candidatura di Pisacane, ormai dirottato al centro. Proprio il napoletano può all’occorrenza ricoprire la posizione di laterale anche sulla corsia mancina, dove il Cagliari ha perso Nicola Murru (Sampdoria). In maglia rossoblu, per fare il titolare, è stato richiamato – acquistato a titolo definitivo dall’Inter – il giovane Senna Miangue. L’Under 21 belga aveva ricoperto da gennaio il ruolo di riserva del citato Murru, trovando scarsissimo minutaggio ma facendo intravvedere buone qualità. Il compito di Rastelli sarà quello di farlo crescere tatticamente, disciplinando questo ragazzo che si candida a probabile sorpresa. Marco Capuano, reduce dal rinnovo di contratto ma anche da un triennio farcito di problemi fisici, farà da guardaspalle al più giovane collega, con la consueta possibilità di giocare anche al centro della difesa e sfruttare l’abilità negli inserimenti sui calci piazzati.
Nel cuore della retroguardia. Partito il portoghese Bruno Alves (destinazione Scozia), è rimasta scoperta la casella di centrale sinistro. Scoperta non per assenza assoluta di sostituti in rosa, ma piuttosto per la mancanza di un altro profilo internazionale. Dopo il tourbillon di voci durante le scorse settimane, che aveva affiancato al Cagliari i nomi di Goldaniga, Bellusci, Mandragora, Paletta e Scaglia, è infine saltato fuori dal cilindro Marco Andreolli. Il piacentino vanta esperienza e trofei, però in realtà è stato titolare indiscusso in carriera solo nel triennio al Chievo: in tante stagioni alle dipendenze di Inter e Roma ha recitato infatti il ruolo di comparsa. Questo rappresenta il grande punto interrogativo: basterà la voglia di riscatto per diventare protagonista in rossoblu? Oltre al già menzionato Capuano, riemerge per la medesima posizione la figura di Luca Ceppitelli, altro ragazzo tormentato dai guai fisici che deve ricostruirsi una vita agonistica. Paradossalmente, chi invece non è mai stato disturbato dalla malasorte è diventato l’ultima scelta tra i centrali. Bartosz Salamon è passato nel giro di un anno dalle stelle alle stalle, ovvero da una maglia da titolare in B con Ceppitelli e la convocazione per l’Europeo con la Polonia alla panchina con logica uscita dal giro della Nazionale. Il biondo lungagnone classe 1991 non ha brillato eccessivamente nelle poche uscite, in cui è forse emerso il limite della scarsa reattività sul breve. Ma possiede grandi doti fisiche, facilità di calcio e bravura nel gioco aereo, peculiarità evidentemente poco convincenti per Rastelli. Il polacco sembra proprio destinato all’addio, con numerose squadre italiane e straniere alla finestra. Improbabile infatti che sprechi un’altra annata in vista del Mondiale in Russia. Tiene banco intanto il probabile scambio con la Juventus tra Del Fabro e Romagna, quest’ultimo compagno del rossoblu Barella alla recente Coppa del Mondo Under 20. Lo sloveno Luka Krajnc, rientrato dai prestiti a Sampdoria e Frosinone, ha estimatori in B con il Bari in pole position.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)