Il Cagliari di Massimo Rastelli sta preparando la stagione 2017-18 nel ritiro trentino di Pejo, tra montagna, ghiacciai e stabilimenti termali. A praticamente un mese dallo start ufficiale, con trattative di calciomercato ancora possibili, diamo uno sguardo alla fisionomia attuale della rosa rossoblu. Dopo il reparto difensivo analizziamo il centrocampo, settore nevralgico per l’equilibrio della squadra.
Nella prima partita amichevole della stagione, domenica 16 contro il Redival Val di Pejo, Rastelli ha schierato due squadre completamente nuove nei due tempi. Ma sempre usando il 4-3-1-2, modulo con cui aveva vinto il campionato cadetto e affrontato la prima parte dello scorso torneo. Un sistema di gioco poi accantonato in corsa, alla ricerca di maggiori equilibri per l’elevato numero di gol subiti. Durerà? Dessena-Cigarini-Barella il trio del primo tempo, Ionita-Colombatto-Deiola nella ripresa.
I multiruolo. Nel gioco del calcio, soprattutto in tempi moderni, l’eclettismo riveste un valore fondamentale. Gli infortuni sono sempre dietro l’angolo e i tecnici sono costretti spesso a cambiare formazione, modulo, interpreti. Il Cagliari ne possiede tanti di questi elementi poliedrici: ma questa dote può essere considerata sempre e comunque positiva? Il rischio è infatti quello di disporre di tanti “tappabuchi” e pochi specialisti in un ruolo determinato. Nella scorsa stagione, come detto, Rastelli ha puntato forte sul centrocampo a 3. Di Gennaro – ai margini per mesi per il mancato rinnovo – aveva indossato i panni di regista titolare, venendo sostituito in seguito dal potente e macchinoso Tachtsidis. Entrambi non ci sono più: per occupare la casella è arrivato l’ex Samp Cigarini, che porterà esperienza e geometrie. L’argentino Colombatto sembrava già in partenza per Bari, ma Rastelli ha chiesto tempo per valutarlo appieno e prendere una decisione. Ai lati Padoin e Ionita, uscito di scena alla terza giornata e sostituito alla grande da Barella. Il gioiellino cagliaritano ha disputato il campionato da titolare e non ha deluso, nonostante qualche sbavatura iniziale, adattandosi bene a varie posizioni. Nel finale della scorsa annata il tecnico napoletano ha optato anche per il 4-2-3-1 proponendo i citati Barella e Tachtsidis dietro a 3 trequartisti e la punta centrale. Un modulo che però sarà più probabile negli impegni casalinghi con avversarie medio-piccole.
Un passo indietro. In base alle scelte tecniche del 2016-17 e a ciò che ha raccontato il campo, il capitano Dessena dovrebbe partire un passo indietro rispetto a Ionita per una maglia da titolare sul centro-destra. Il numero 4 rossoblu deve rispolverare grinta e lucidità dopo la scorsa contraddittoria stagione, iniziata e finita ai box con un intermezzo agonistico così così. Il moldavo si fece male alla terza giornata e rimase al palo per mesi, ma quando rimise piede in campo si fece valere mettendo anche 3 gol a referto. Oltretutto Rastelli lo ha pure utilizzato da secondo trequartista nel 4-3-2-1 provato nel finale di stagione. Futuro incerto anche per l’ “oggetto misterioso” Faragò – che potrebbe forse riciclarsi in difesa – e il giovane sardo Deiola. Al momento non sembrano esserci all’orizzonte delle operazioni in uscita, eccezion fatta per la citata situazione di Colombatto.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)