Cagliari-Milan, ultima di campionato terminata 2-1 per i rossoblu, ha visto due protagonisti assoluti: il giovane portiere Luca Crosta, 19enne al debutto in A e capace di parare un rigore al milanista Bacca, e Fabio Pisacane: il difensore ha coronato la sua stagione segnando al 93° il gol decisivo, il primo in massima serie. I due giocatori hanno parlato nella sala stampa del Sant’Elia al termine dell’incontro.
Crosta, un ragazzone di un metro e novanta, entra per primo e si accomoda dietro ai microfoni e viene messo a suo agio da Pisacane. Così il debuttante tra i pali del Cagliari: “Se mi avessero detto a inizio stagione che sarebbe arrivata una giornata simile, non ci avrei creduto. Sono felice della fiducia da parte del Mister e dei compagni, oltre che per il calore che mi hanno trasmesso i tifosi a cui sono veramente grato. L’intervento su Bacca, in cui ho respinto il tiro con l’aiuto del palo, mi ha dato tanta fiducia. Sono contento per come è andato l’incontro. Meritarmi un posto da titolare nel prossimo futuro? Penso solamente a lavorare, restando con i piedi per terra. Tutto il resto riguarda solo le scelte dell’allenatore. La maglia non l’ho scambiata con nessuno: trattandosi di quella dell’esordio in Serie A non la darei a nessuno neppure se mi pagassero. Dedico questa bellissima giornata alla mia famiglia, che mi ha sempre seguito e consentito di continuare a vivere il mio sogno con sacrifici, ai miei amici di Milano, i compagni del Cagliari e soprattutto Fabio Pisacane: mi ha martellato tutto l’anno e gliene sono grato. La partita di oggi e la bella figura che ho fatto la vivo come un riscatto personale, ma non come vendetta nei confronti del Milan che non ha creduto appieno nelle mie doti. Non sono riuscito a dormire ieri notte, sono felice di aver reso orgoglioso il preparatore Dei“.
Pisacane svela due simpatici retroscena sul suo gol e la gara di ieri: “Mio padre mi ha scritto un messaggio, di solito il giorno della gara non lo fa mai: secondo lui avrei segnato. Quando João Pedro è andato a battere la punizione al 93°, l’ho implorato di calciare sopra la barriera: non so come spiegarlo e so che sembra inverosimile, ma sentivo che stava per arrivare la ciliegina sulla torta di quest’annata particolare. Avevo visto prima come si sarebbe sviluppata l’azione e mi sono spinto verso l’area piccola. È andata bene. Paura per la presenza di Tachtsidis come centrale improvvisato affianco a me? ‘Pana’ è un ottimo calciatore, non avevo alcun dubbio sul fatto che avrebbe giocato bene anche se cambiare reparto può rappresentare un rischio. Come ha detto Mister Rastelli, anche io ho il desiderio di restare a Cagliari perché per me rappresenta un punto di arrivo per la mia carriera: ho lottato tanto per arrivare in Serie A, spero di aver dimostrato che il ruolo di centrale è quello in cui mi trovo meglio“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)