L’esordio di un nuovo campionato può rivelarsi ricco di incognite e pericoli: non è stato diverso per il Cagliari, sconfitto meritatamente (1-3) a Marassi da un Genoa padrone del campo e abile a ribaltare una situazione che si era fatta complicata. Le maggiori difficoltà incontrate dalla squadra di Rastelli sono state soprattutto sulle fasce difensive, che offrono al tecnico notevoli spunti di riflessione. Confortanti le prove di Bruno Alves e dell’attacco.
Primo tempo. Genoa in completo rossoblu, Cagliari in divisa totalmente bianca. Nei primi minuti i padroni di casa tengono il pallino del gioco con costanza, provando a sfondare in modo particolare dalla sinistra con il pimpante Ocampos: l’argentino ex Marsiglia si dimostra presto un brutto cliente, tanto che già al 3° si accentra e spara un destro sopra la traversa. Clamorosa chance per Sau (8°), pescato sul filo del fuorigioco da Bruno Alves: a tu per tu con Lamanna, destro sprecato sul portiere. Rastelli fiuta il pericolo e scala Murru, portando la difesa a 4 al quarto d’ora. I liguri si dimostrano superiori per tutta la prima frazione andando al tiro altre tre volte con Ocampos (22° e 33°) e Rincón (25°), il venezuelano che in estate non ha accettato il Cagliari. La gara si innervosisce, con Orsato costretto ad estrarre il cartellino giallo in quattro occasioni e spesso per tackle pericolosi da tergo, ma che sorvola invece su una brutta entrata di Laxalt ai danni di Isla. Prima frazione decisamente a favore dei grifoni e Cagliari in difficoltà, ma bravo abbastanza da tenere il risultato ancora in piedi.
Secondo tempo. Genoa in pressione all’inizio della ripresa. Pandev si gira dal limite e calcia alto di sinistro (49°), spunto senza esito di Lazovic (52°) e grande parata di Storari su incornata di Pavoletti imbeccato da Laxalt (62°). Una delle leggi non scritte del calcio, quella che recita “Gol sbagliato, gol subìto”, si manifesta 4 minuti dopo: Sau controlla un difficile pallone in profondità e crossa pescando Borriello in area. Burdisso resta immobile e assiste allo stacco del cagliaritano che insacca il gol del vantaggio. Il nuovo entrato Giannetti colpisce il palo di sinistro (77°) ed ecco che si ripresenta “la legge non scritta”: stavolta a parti invertite, con il destro di Ntcham deviato da Capuano che beffa Storari. Un Cagliari più attivo nella ripresa, però stroncato dal micidiale uno-due del Genoa con lo spunto in area di Laxalt (79°, mancino dopo inserimento tra un nugolo di avversari) ed il colpo di testa di Rigoni (88°, su cross indisturbato di Lazovic) che chiudono la contesa. A Juric non si può certo dire di aver sbagliato i cambi, visto che 2 reti su 3 sono arrivate da subentrati.
La Serie A è un’avventura bellissima ma ricca di pericoli: Rastelli ed il suo Cagliari se ne sono accorti già a Marassi. I sardi hanno sofferto nel primo tempo nelle stesse zone del campo già parse in difficoltà nelle ultime uscite, ovvero sulle corsie esterne del reparto difensivo. Con lo schieramento a 3 e poi a 4, i vari Ocampos, Laxalt e Lazovic hanno dimostrato di sapere come far male. Bruno Alves ha fatto valere esperienza e cattiveria in mezzo, un aspetto confortante ma che non può bastare per soddisfare il tecnico. Padoin e Ionita hanno portato avanti fino in fondo il loro compito sporco per favorire Di Gennaro, tuttavia imbrigliato dagli avversari. Per quanto riguarda l’attacco, si sono mossi bene Sau, Borriello e Giannetti, autori rispettivamente di un assist, un gol ed un palo. L’1-3 può sembrare troppo severo per il Cagliari, alla luce dell’atteggiamento della squadra soprattutto nel secondo tempo. Ma il Genoa ha creato diverse occasioni e saputo punire in modo cinico certe disattenzioni difensive, che in Serie A vengono fatte pagare senza tanti complimenti.
Genoa (3-4-3): Lamanna; Izzo, Burdisso [C], Gentiletti; Lazovic (90°+2 Fiamozzi), Miguel Veloso, Rincón, Laxalt; Pandev (62° Ntcham), Pavoletti, Ocampos (83° Rigoni). (In panchina: Perin, Zima, Cofie, Simeone, Gakpé, Marchese, Cissokho, Rosi, Renzetti). Allenatore: Ivan Juric.
Cagliari (3-5-2): Storari [C]; Ceppitelli, Bruno Alves, Capuano (81° Pajac); Isla, Padoin, Di Gennaro (69° Munari), Ionita, Murru; Borriello, Sau (73° Giannetti). (In panchina: Rafael, Colombo, Krajnc, Pisacane, Deiola, Salamon). Allenatore: Massimo Rastelli.
Arbitro: Orsato (Schio).
Reti: 66° Borriello, 77° Ntcham, 79° Laxalt, 88° Rigoni.
Note: ammoniti Ionita, Izzo, Burdisso, Borriello, Miguel Veloso, Munari, Rigoni; minuti di recupero: primo tempo 0, secondo tempo 5; spettatori 19.800.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)