Domani sera, Cagliari sarà ancora vestita di rossoblu: lo stadio Sant’Elia vedrà una doppia ed indimenticabile festa. Da una parte la premiazione della squadra di Rastelli, fresca vincitrice del campionato di Serie B, a cui sarà consegnata la coppa “Ali della Vittoria”. Dall’altra, il commiato dal calcio giocato per uno dei prediletti di Cagliari: Daniele Conti. Una grande serata di sport, tra emozioni, ricordi e lacrime di gioia. Prevista la presenza di tanti ex rossoblu, tra cui Zola, Allegri, Muzzi, Abeijón. Un tuffo al cuore per tutti gli appassionati.
La storia di Conti con la realtà rossoblu è stata lunga e carica di passione. Vogliamo riviverla in modo inusuale: una lettera immaginaria come se fosse scritta da Daniele al padre Bruno Conti, leggendario simbolo della Roma e della Nazionale, che racconta la storia di un ragazzo diventato uomo in una terra bellissima.
“La Nazionale? La mia Nazionale è il Cagliari. Il mio cuore ormai è rossoblu”
«Caro papà,
è un giorno importante per me. Uno di quelli che sono sicuro non dimenticherò. Sono emozionato, elettrizzato: non vedo l’ora arrivi stasera. Sì, perché stasera ci sarà la mia festa! Papà… lo so che non sono più un bambino e che il tuo Danielino oggi è un uomo adulto, marito e padre. Ma sei stato proprio tu a trasmettermi la gioia di rincorrere un pallone, una gioia senza tempo. Ti ricordi i nostri pomeriggi a Trigoria? E tutte quelle domeniche all’Olimpico, ribollente di passione giallorossa? Sei stato un grande, papà! Le tue serpentine sulla fascia… facevi ammattire tutti gli avversari. Io e Andrea purtroppo non abbiamo potuto ammirarti dall’inizio alla fine, come avresti meritato: eravamo troppo piccoli, ma sapevamo benissimo chi era nostro papà! E lo sapevano anche gli altri, infatti siamo stati sempre considerati “i figli di…”, un’etichetta che, soprattutto a Roma e nella nostra Nettuno, non avremmo mai potuto provare a toglierci di dosso. Non ti arrabbiare papà, se ti dico che noi volevamo solo volare via dal nido, per meritare di essere degni di te: con le nostre forze. Sono arrivato a vestire quella mitica maglia gialla e rossa, mi sembrava un sogno. Ma durò poco ed il dispiacere per la paura di non farcela cresceva sempre più. Mi sarebbe piaciuto diventare per Roma ed i romani ciò che sei stato tu: ci hai portato lo scudetto e la Coppa del Mondo! Dovetti andar via e cercare il mio percorso altrove. Fu così che arrivai in Sardegna. All’inizio credevo sarebbe stata solo una breve avventura, volevo meritare il viaggio di ritorno a Roma per riprendere il cammino interrotto. Daniele Conti, figlio di Bruno… Sognavo la gloria, le coppe, lo scudetto per tenere alto il tuo nome nel calcio che conta. E invece…
Cagliari mi ha accolto come uno dei suoi figli prediletti, imparando ad apprezzarmi per ciò che sono, prendendo il pacchetto completo. Mi ha dato una maglia rossoblu da onorare, una fascia da capitano da indossare e tante vette da conquistare. E pazienza papà, se lo scudetto ha cambiato nome in ‘salvezza’ e il Sant’Elia non fosse maestoso come l’Olimpico. Io da qui non sono più voluto andare via! Una terra aspra, sincera e meravigliosa come i suoi abitanti. Mi sono tolto le mie belle soddisfazioni, sai papà? A modo mio, con i miei pregi e difetti. Tu volavi sulla fascia e facevi divertire la gente, io ringhiavo in mezzo al campo e facevo sempre prendere nota del mio numero 5 agli arbitri. Segnavo anche io, ti sei già dimenticato? Spesso proprio contro la ‘nostra’ Roma! Mi brucia un po’ solo non aver vestito l’azzurro della Nazionale maggiore. Pazienza! Ah, che bei ricordi porto dentro, papà. Questo popolo di Cagliari mi ha sempre amato incondizionatamente e oggi voglio sdebitarmi: ho organizzato per loro una grande festa nel nostro stadio, invitando tanti cari amici per la mia ultima partita. Lo so papà che ho smesso un anno fa, ma non potevo mica chiudere lasciando il ricordo di quelle amare lacrime. Una festa nella festa: il mio grande Casteddu ha appena spazzato via le lacrime, restituendo il sorriso a me e a tutti i sardi. Gioiremo insieme! Che meraviglia! E ci sarai anche tu, papà: Danielino è diventato grande e ti mostrerà cosa è stato capace di fare con il pallone tra i piedi. Siamo Conti, siamo uguali ma anche diversi. Sì, perché il mio cuore ormai è rossoblu. Ti voglio bene, papà».
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
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E domani sarà ancora Festa Manna ! Grazie Capitano #danieleconti #forzacasteddu https://t.co/VbRieUhkMQ
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RT @admaioramedia: CALCIO Domani al Sant’Elia il Conti-Day. Lettera immaginaria di Daniele a papà Bruno che sarà allo stadio https://t.co/R…
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