La Questura di Cagliari ha reso nota nella giornata di oggi l’emissione di due Daspo (divieto di assistere alle manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti appartenenti al gruppo denominato “Sconvolts“: si sarebbero resi protagonisti di un pestaggio ai danni di una terza persona durante Cagliari-Pescara dello scorso 30 aprile, presso lo stadio Sant’Elia. Subito da fare in tal senso per il neo questore Pierluigi D’Angelo, subentrato a Vito Gagliardi nelle scorse settimane.
La Digos, dopo aver esaminato le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza in occasione dell’incontro, ha rilevato la fuga di un tifoso che si dirigeva verso l’uscita inseguito da un gruppo di ultras. Le indagini hanno appurato che l’uomo era stato aggredito da alcuni appartenenti agli Sconvolts mentre assisteva alla gara in curva Nord. Dopo essere stato trascinato in una discussione per motivi pretestuosi, veniva accerchiato da 4-5 individui e colpito con calci e pugni. L’episodio di violenza, secondo le Forze dell’Ordine, è da considerarsi l’ideale seguito dei fatti accaduti nel precedente match interno del Cagliari contro il Chievo (15 aprile), in cui alcuni tifosi vennero diffidati dall’effettuare cori in quanto considerata prerogativa esclusiva degli Sconvolts.
I destinatari del Daspo – ben 8 anni ciascuno – sono due uomini, rispettivamente di 33 e 44 anni, già noti per precedenti episodi deprecabili. Il 33enne (recidivo) “vanta” altre condanne definitive per violenze compiute nell’ambito di manifestazioni sportive, mentre al 44enne era già stato notificato il medesimo provvedimento per i fatti di Cagliari-Juventus del 12 gennaio 2014.
La misura restrittiva vieta di potersi avvicinare a qualsiasi impianto sportivo, sul territorio nazionale ed estero, che riguardi anche semplici incontri amichevoli.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
2 Comments
Carlo Congiu
Ma queste persone non avevano niente da fare! Poi si lamentano quando chiudono le curve e quando fanno la tessera del tifoso , a questi mai più stadio visto che non sanno stare in stare in mezzo alla gente e che rovinano la faccia della vera tifoseria ,che non hanno niente a che fare con questa gente
Emanuele Castelli
Ma un po’ di galera?