Il Cagliari, ormai da diverse settimane, sta manifestando un difetto difficile da nascondere: va al tiro verso la porta avversaria con scarsa frequenza.
Numeri. Anche i numeri parlano chiaro, perché i rossoblu sono al 16° posto per tiri effettuati nelle statistiche stagionali della Serie A. Un peggioramento significativo da questo punto di vista: a cosa è dovuto? Per far quadrare la tenuta difensiva troppo ballerina della squadra, nel 2017 e soprattutto in trasferta Rastelli ha “violato” il santuario del 4-3-1-2, un modulo ritenuto immutabile e che dava la sicurezza di 2 attaccanti… e mezzo.
Il sacrificio di Sau. La necessità di garantire più equilibrio ha portato il Mister a chiedere grandi sacrifici soprattutto a Marco Sau: parliamo di un finalizzatore di qualità che spesso e volentieri ripiega fino alla propria trequarti, sempre spalle alla porta. Con le debite proporzioni, proprio come Sacchi fece con Signori al Mondiale ’94. Di conseguenza Sau consuma tante energie in ripiegamento perdendo brillantezza, non va più al tiro perché gioca lontanissimo dalla porta e, problema non trascurabile, non può dialogare con Borriello.
La solitudine del bomber. L’attaccante napoletano, bomber del Cagliari con 14 reti in gare ufficiali, a sua volta viene a trovarsi da solo nella battaglia con le difese avversarie: non può fare altro che arretrare parecchio allo scopo di trovare un pallone giocabile. C’è da dire inoltre che spesso viene servito con lanci lunghi in profondità, che fanno a pugni con le sue caratteristiche. Con tutto l’impegno e la buona volontà, Borriello non è un contropiedista scattante. Non lo è mai stato. Forse Ibarbo risponde maggiormente a questo tipo di gioco, visto che Rastelli lo vede come punta pura e non più come esterno.
Un peggioramento riconducibile solo all’assenza dei creativi João Pedro e Farias?
Ci si attende un’inversione di tendenza con la Sampdoria, c’è curiosità per vedere quale sarà il modulo scelto da Rastelli a Genova.
Come disse il mitico ex allenatore blucerchiato Vujadin Boskov: “Chi non tira, non segna“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)