Il Cagliari ha ufficializzato in mattinata la firma dell’attaccante colombiano Damir Ceter (a titolo definitivo fino al 2022), sbarcato all’aeroporto di Elmas venerdì scorso. Il nuovo acquisto del club rossoblu è stato presentato ai media presso la sala stampa della Sardegna Arena.
La presentazione è stata preceduta dall’intervento di Matteo Stagno, segretario generale sportivo del Cagliari Calcio, che ha puntualizzato alcuni dettagli circa il tesseramento del ragazzo: “Trattandosi di un giocatore extracomunitario, deve procurarsi come primo documento un visto lavorativo del Governo italiano: il quale dovrà però essere ritirato presso l’ambasciata italiana in Colombia, a Bogotà. La pratica di rilascio del visto è iniziata stamattina con la firma del contratto. Lui poi si recherà in patria per ritirare il visto e solo in quel momento potrà ritornare in Italia, per ottenere un permesso di soggiorno. Sono le regole imposte dalla Federazione, ma che ovviamente valgono per qualsiasi lavoratore. A quel punto Ceter potrà essere tesserato. L’iter potrebbe durare 7-10 giorni“.
Parola al nuovo acquisto, accompagnato da un interprete: “Ho giocato la mia ultima partita a luglio 2017, con la maglia dell’Independiente Santa Fé. I miei primi contatti per arrivare in Europa sono avvenuti pochi giorni fa: si trattava del mio sogno per crescere ulteriormente come giocatore. Le mie caratteristiche? Sono un attaccante potente, non una prima punta classica. Mi piace svariare e arrivare alla porta da lontano. Le mie condizioni fisiche sono buone. Ho vestito la maglia della Colombia nel Sudamericano Under 20, dove ho segnato due reti“.
Conosco l’ultimo colombiano che ha militato nel Cagliari, Ibarbo. Non personalmente. Ma lo apprezzo come giocatore e spero di riuscire a dare il mio contributo proprio come ha fatto lui. Il mio idolo è Radamel Falcao: nel mio Paese è un idolo e un modello per me. Gregorio Pérez, che mi ha allenato all’Independiente, mi ha dato diversi consigli parlandomi bene della Sardegna e della gente di Cagliari, che sostiene tanto la squadra. Il mio tipo di gioco assomiglia a quello di Muriel, come caratteristiche tecniche e fisiche. Non ho più giocato da luglio perché ero in fase di recupero da una lesione al menisco del ginocchio sinistro. Si è preferito seguire un percorso senza affrettare i tempi, dato che la stagione colombiana era agli sgoccioli. So bene che arrivo in Europa, un mondo calcistico molto differente rispetto al Sudamerica. Voglio contribuire agli obiettivi del Cagliari. Conto di crescere e migliorarmi. Essere qui è un orgoglio per la famiglia, ho quattro fratelli. Ho terminato gli studi conseguendo il diploma. Ieri ho visto la partita contro il Milan, Pavoletti è un attaccante molto bravo in acrobazia e che sa giocare spalle alla porta. Ora penso ad ambientarmi e conoscere i compagni. Conosco già van der Wiel, Castán e Pavoletti. Il mio obiettivo è quello di entrare nei meccanismi della squadra e poter accumulare minuti”.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)