Alcuni protagonisti rossoblu di Cagliari–Sampdoria, conclusa a reti bianche ieri sera alla Sardegna Arena, hanno analizzato il match nel post partita.
Rolando Maran (allenatore Cagliari): “Cragno ci ha messo una pezza nel recupero, è stato bravissimo però il nostro punto è meritato: perdere oggi sarebbe stato ingiusto, focalizzare l’attenzione solo nei minuti finali non avrebbe reso giustizia al tipo di partita giocato dai ragazzi. Audero ha fatto un paio di grandi parate su Farias, la squadra ha giocato e concluso in porta diverse volte. Ripeto, uscire sconfitti non sarebbe stato giusto. La squadra è partita anche oggi su grandi ritmi, voleva conquistare la vittoria iniziando forte. Poi è chiaro, un avversario come la Sampdoria può mettere in difficoltà chiunque, a volte può farti girare a vuoto e creare dei pericoli, come è successo nella ripresa. Ci sono stati tanti capovolgimenti di fronte, occasioni per entrambe, bisogna correre tanto e calciare in maniera pericolosa. Nel momento di massima pressione della Sampdoria abbiamo colpito un palo, un paio di verticalizzazioni di Farias potevano finire in maniera diversa. La partita si è conclusa a reti inviolate ma i ragazzi hanno fatto quel che dovevano fare. La rosa a disposizione mi dà la tranquillità di affrontare una gara operando alcuni cambiamenti e sapere che la squadra mantiene una identità e una sua forza. Una bella risposta e la dimostrazione che stiamo lavorando bene, tutti i giorni, con grande voglia. Pavoletti ha dovuto stringere i denti, i problemi fisici di Pisacane mi hanno costretto a giocarmi il terzo cambio. Ho sostituito João Pedro perché sabato era stato impiegato tutta la partita, aveva bisogno di rifiatare, e Cigarini aveva preso un giallo e temevo che negli spazi aperti potesse commettere un fallo che ci avrebbe lasciato con un uomo in meno“.
Simone Padoin (centrocampista Cagliari): “È un punto guadagnato. Siamo partiti forte come contro il Milan, purtroppo non siamo riusciti a sbloccare il risultato; il secondo tempo è stato più equilibrato, la Sampdoria è una grande squadra, ci ha messo in difficoltà e Cragno è stato bravissimo a metterci una pezza alla fine. Sarebbe stata una sconfitta immeritata: così invece abbiamo mosso la classifica. Una gara positiva da parte nostra. A Parma avevamo commesso delle leggerezze, perdendo l’equilibrio e subendo alcune ripartenze. Oggi abbiamo letto bene la partita, siamo stati ordinati e compatti. Reggere i ritmi del primo tempo è praticamente impossibile, non siamo ancora al cento per cento, anche se manca poco. Il rovescio della medaglia di partire così forte è mettere in preventivo un piccolo calo nella ripresa: dobbiamo considerare che una gara si divide in tanti intervalli, spetta soprattutto ai giocatori più esperti guidare i compagni nei momenti più complicati. Non prendere gol è un dato sempre positivo. Certo, segnare nel primo tempo come avremmo meritato per la mole di gioco espressa forse avrebbe reso la gara più semplice. A Milano ora ci aspetta una partita complicata. Cerchiamo di riposare bene in questi due giorni che ci separano dalla partita e farci trovare pronti. Sarà fondamentale recuperare le energie spese oggi“.
Fabio Pisacane (difensore Cagliari): “Questi crampi sono figli della tensione, del tanto lavoro svolto nella prima parte della partita. Mi è dispiaciuto lasciare la squadra in quel momento, in una gara ci sono anche degli equilibri da salvaguardare ma è stato giusto uscire. Per me questa gara era importante, avevo giocato solo ad Empoli dove avevo rimediato una distorsione al ginocchio che per un mese non mi ha permesso di essere al top della condizione. Ho cercato di farmi trovare pronto alla chiamata, come sempre. Non siamo robot, un calo dopo aver giocato 45’ ad alti ritmi è fisiologico. Semmai il rammarico è non avere finalizzato le occasioni costruite: quando si gioca così bisognerebbe fare almeno un gol perché poi squadre tecnicamente attrezzate come la Sampdoria vengono fuori e ti creano problemi. Fosse dipeso interamente da noi avremmo voluto regalare ai nostri tifosi solo vittorie; è vero che abbiamo affrontato in casa sempre grandi squadre, noi abbiamo offerto ottime prove, alcune avremmo potuto vincerle, purtroppo non è andato come speravamo. Il campionato è lungo, difficile, ma siamo tranquilli, sappiamo di avere una vera identità, la mano del mister si vede. Sono sicuro che prima o poi mostreremo i nostri valori e reciteremo un ruolo da protagonisti. Mi fanno piacere, sono qui da quattro anni e mi sento a casa. Il tifoso ha riconosciuto il mio impegno, sa che cerco di dare sempre il massimo. L’Inter è una squadra di vertice, ci prepareremo al meglio per affrontarla nel modo migliore. Non avremo molto tempo per recuperare dalla fatica, punteremo sulla forza del gruppo per complicare la vita alla squadra nerazzurra“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)