Il Genoa è il sodalizio calcistico italiano ufficialmente riconosciuto quale più antico, fondato nel 1893. Ben nove scudetti al suo attivo, l’ultimo dei quali risalente però al lontanissimo 1924. I rossoblu genovesi hanno popolato la Serie A con buona costanza pur vivendo dei periodi di alti e bassi, lanciando tanti protagonisti: tra questi Meroni, Bruno Conti, Nela, Pruzzo, Eranio. Nell’ultima stagione ha rischiato la retrocessione, proprio con Juric in panchina, e ora cerca il riscatto dopo un difficile inizio di stagione finora senza vittorie.
La storia del calcio in Italia. Dici Genoa e automaticamente ci si ricollega agli albori del pallone nel nostro Paese. Fondato dagli inglesi, vinse la prima edizione del campionato italiano nel 1898. Tra gli anni Dieci e Venti del secolo scorso visse il periodo di maggior splendore, forte di tanti campioni tra le sue file come il leggendario “Figlio di Dio” Renzo De Vecchi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale non raggiunse più la gloria di un tempo, limitandosi a militare in Serie A con alterne fortune e schierando tantissimi elementi degni di nota, sia italiani che stranieri. Negli anni Settanta e Ottanta i suoi destini cominciarono a traballare, per poi risvegliarsi all’inizio del decennio seguente con Scoglio e Bagnoli in panchina. Un ottimo 4° posto nel 1990-91 – con la favolosa cavalcata Uefa chiusa in semifinale – resta il miglior risultato del Dopoguerra, avvicinato dalla quinta piazza conquistata con Gasperini nel 2008-09. Da ricordare nel 2005 la vittoria del torneo cadetto revocata per un tentativo di corruzione che la trascinò in C. Gioca ininterrottamente in Serie A dalla stagione 2007-08.
La rosa. Portieri: 1 Mattia Perin, 23 Eugenio Lamanna, 38 Lukas Zima (Repubblica Ceca), 68 Alessio Rollandi. Difensori: 2 Nicolas Spolli (Argentina), 3 Santiago Gentiletti (Argentina), 5 Armando Izzo, 13 Luca Rossettini, 14 Davide Biraschi, 18 Francesco Migliore, 20 Aleandro Rosi, 87 Ervin Zukanovic (Slovenia), 99 Loick Landre (Francia). Centrocampisti: 4 Isaac Cofie (Ghana), 8 Andrea Bertolacci, 11 Adel Taarabt (Marocco), 21 Petar Brlek (Croazia), 25 Thomas Rodriguez (Cile), 30 Luca Rigoni, 40 Stephane Omeonga (Belgio), 44 Miguel Veloso (Portogallo), 93 Diego Laxalt (Uruguay). Attaccanti: 9 Ricardo Centurion (Argentina), 10 Gianluca Lapadula, 16 Andrej Galabinov (Bulgaria), 17 Raffaele Palladino, 19 Goran Pandev (Macedonia), 22 Darko Lazovic (Serbia), 27 Federico Ricci, 64 Pietro Pellegri, 74 Eddy Salcedo.
Il mister. Ivan Juric, 42 anni. Centrocampista di Hajduk e Siviglia, giocò in Italia con Crotone e Genoa per poi ripercorrere lo stesso percorso in panchina. Ha conteso al Cagliari la vittoria del campionato cadetto 2015-16, portando i crotonesi per la prima volta in massima serie. Le sirene genovesi lo hanno riportato in Liguria nella scorsa stagione, molto difficoltosa per vari motivi. Il croato è ancora in sella: appena due punti finora e la necessità di sbloccarsi per indirizzare meglio la stagione, per evitare rischi.
La stella. Pietro Pellegri, 16 anni. Nato a Genova il 17 marzo 2001, è il baby prodigio del calcio italiano. Ha eguagliato il record di precocità in massima serie di Amadei (15 anni e 280 giorni) e ha già segnato 3 reti in A, tra cui la doppietta alla Lazio. Attaccante dal fisico slanciato (196 cm per 78 kg), dovrà essere dosato a dovere da Juric che però ha dimostrato di riporre in lui grande fiducia.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)