Quando si dice… facciamo in fretta ad andare via, prima che se ne accorgano: il Cagliari merita di perdere pesantemente sul campo del Napoli, ma resiste grazie a errori altrui e Dea Bendata. Castro (87°) zittisce il San Paolo e fa esplodere una città dall’altra parte del mare. I rossoblù trionfano contro tutto e tutti, facendo un colpo davvero grosso. Terza vittoria di fila, per un successo atteso anche in nome di una rivalità storica.
Commento. Il calcio, come la vita, è composto anche dalle cosiddette regole non scritte. Come quella che suggerirebbe una vittoria comoda alla squadra che domina la gara. Il secondo tempo di Napoli-Cagliari ha detto proprio questo: una supremazia schiacciante fatta da innumerevoli palle gol costruite dagli uomini di Ancelotti, sempre attivi dalle parti di Olsen e più volte vicini alla rete. Due pali colpiti da Mertens, alcune chance molto favorevoli sprecate. Insomma… un po’ per mira imprecisa e un po’ per sfortuna, il Napoli non ha concretizzato. E il Cagliari, con l’unico tiro in porta al minuto 87, ha sbancato il San Paolo: l’inesauribile Nández, di nuovo tra i migliori, si è spinto ancora una volta sulla destra pescando in area lo smarcatissimo Castro. Colpo di testa e delirio cagliaritano, l’incredulo Koulibaly si fa buttare fuori per proteste. La mesta uscita dal campo dei vari Insigne, Mertens e Manolas fotografa al meglio l’epilogo di una partita per loro stregata. Scuotevano la testa con un’espressione smarrita, i campioni azzurri… sembrava si dicessero: “ma è successo davvero? Non è possibile!“. Per il Cagliari, sembrerebbe uno di quei classici segnali di una stagione buona. Staremo a vedere, intanto l’entusiasmo è alle stelle. Pazienza per gli assenti eccellenti: questa squadra sta dimostrando grande compattezza e spirito di sacrificio. Il bicchiere è decisamente pieno, manco a dirlo. La difesa ieri ha però sofferto terribilmente, in particolare nel gioco aereo in cui ha perso di fatto tutti i duelli. Ancelotti le ha provate tutte… Mertens, Zielinski, Milik, Insigne, Callejón, Llorente e Lozano non sono però riusciti a spezzare l’incantesimo caduto sulla rete di Olsen. E fuori casa sono due vittorie su due per i sardi! Da sottolineare la buona prova in regia di Oliva, al debutto da titolare, la verve di João Pedro, gli inserimenti di Rog e l’abnegazione di Simeone. Molto bene lo spezzone di Cerri nel finale.
Il tabellino.
Napoli-Cagliari 0-1
Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic (46° Koulibaly), Mario Rui; Callejón, Allan, Zielinski, Insigne (C) (74° Milik); Lozano (66° Llorente), Mertens (In panchina: Ospina, Malcuit, Hysaj, Luperto, Ghoulam, Fabián Ruíz, Gaetano, Elmas, Younes). Allenatore: Carlo Ancelotti.
Cagliari (4-3-1-2): Olsen 7,5; Cacciatore 6, Pisacane 7, Klavan 5,5, Lykogiannis 6; Nández 7,5, Oliva 6,5, Ionita 6; Rog 6 (72° Castro 7); Simeone 7 (74° Cerri 6,5), João Pedro (C) 6,5 (90° Ceppitelli n.g.) (In panchina: Aresti, Rafael, Pinna, Mattiello, Pellegrini, Walukiewicz, Birsa, Deiola, Cigarini). Allenatore: Rolando Maran 7,5.
Arbitro: Di Bello (Brindisi).
Rete: 87° Castro.
Note: espulso Koulibaly (88°, proteste); ammoniti Rog (30°), Allan (37°). Minuti di recupero: primo tempo 1, secondo tempo 5.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)