Ieri sera il Consiglio comunale di Cagliari ha approvato la variante urbanistica per proseguire l’iter della costruzione del nuovo stadio cittadino: i 33 consiglieri presenti in aula hanno espresso parere favorevole con voto unanime.
Lorenzo Cozzolino, consigliere regionale del Pd, particolarmente impegnato sulla tematica in questi ultimi anni, illustra quali saranno gli sviluppi sulle future “case” del Cagliari Calcio, quella provvisoria che porterà alla demolizione del Sant’Elia e la nuova che sorgerà sulle ceneri dell’attuale stadio casalingo rossoblu: “La delibera approvata ieri attiva sia la costruzione dello stadio provvisorio, che quella del nuovo impianto: che però hanno tempi di attuazione differenti. Quella riguardante la costruzione del campo da gioco temporaneo ora è stata trasmessa alla Regione, che avrà 30 giorni di tempo per dare l’ok. A questa fase seguiranno i tempi di pubblicazione – 1 mese, 1 mese e mezzo – prima che il Cagliari Calcio possa iniziare i lavori nel parcheggio dello Stadio Sant’Elia. Quindi, difficilmente prima di aprile: il club avrà a quel punto più o meno 5 mesi per realizzare l’impianto provvisorio per la prossima stagione“ .
“Per quanto riguarda invece il nuovo stadio – ha aggiunto l’esponente del Pd, appassionato tifoso rossoblu – desidero fare una precisazione: per legge non è possibile assegnare l’appalto al Cagliari Calcio, bisognerà quindi procedere ad una gara d’appalto. Sarà molto probabile, ma non scontato, che il club rossoblu se la aggiudichi. La società dovrà presentare il suo progetto. Trattandosi di un bando aperto, potrebbe in teoria inserirsi chiunque altro presenti un diverso progetto con i requisiti in regola: un’ipotesi remota, ma per correttezza è doveroso dirlo. Come bisogna dire che per ultimare questa ulteriore procedura ci vorranno altri 6-8 mesi. Infine, voglio sottolineare che si è voluto evitare di ripetere l’errore che, ad esempio, è stato fatto a Udine: la costruzione del nuovo impianto fu bloccata in corso d’opera perché non si fece subito la gara d’appalto, come legge comanda. Le normative vigenti davano tempistiche precise al Comune di Cagliari, trascorse quelle il Ministero ci avrebbe sollevato da parte in causa in questa avventura. Tutti ci auguriamo che lo stadio sia pronto per il Centenario, come la città e il club meritano“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)