Un eurogol di Sau non è stato sufficiente al Cagliari per strappare almeno un punto alla corazzata Lazio, che si è aggiudicata per 3-1 il match del Sant’Elia, dopo una gara combattuta perlomeno sino al terzo gol laziale. La netta superiorità tecnica e fisica da parte degli ospiti è stata persino esaltata dagli incredibili, consueti svarioni difensivi dei rossoblù, a tratti imbarazzanti nel commettere ingenuità imperdonabili a questi livelli: su tutte è emblematica la marcatura mostrata al 22’ della ripresa da Diakitè su Keita, sulla fascia, alla ricerca di un pallone che l’avversario gli ha nascosto sino a sgusciargli del tutto. Il centrale rossoblù si è poi visto costretto ad inseguirlo sino a pochi metri dalla porta difesa da Brkic, e a quel punto ha pensato bene di falciarlo. Un fallo privo di senso, per giunta da ultimo uomo. Rigore e cartellino rosso. Il penalty è stato sbagliato da Biglia, che invece non aveva fallito il precedente tiro dagli undici metri concesso per un fallo in area di Crisetig sullo stesso Keita.
Il gol iniziale di Klose (un’altra bella dormita della difesa cagliaritana, che si è completamente disinteressata del panzer tedesco) e quello finale di Parolo completano il quadro di una partita che, nonostante la sconfitta interna dell’Atalanta (1-2 contro il Torino), mette in archivio la penosa stagione del Cagliari, scavalcato in classifica persino dal Cesena (i romagnoli perdevano 3-0 a Verona ma sono riusciti a raggiungere il 3-3 ad una manciata di minuti dal termine: loro sì che credono davvero nella salvezza).
La speranza è che i quotidiani sardi, una volta per tutte, prendano atto della situazione e finiscano di parlare di "ultima spiaggia", come fanno da due mesi a questa parte. Il Cagliari è in serie B da un pezzo, ma loro continuano a illudere i pochi tifosi che credono ancora alla Befana. A questo punto, tanto vale dare spazio ai giovani che hanno fatto la muffa in panchina e iniziare a costruire una parte della squadra che dovrà sgomitare in serie B. Dove, detto per inciso, molti di questi rossoblù non potranno giocare neppure per punizione: nella cadetteria, chi non lotta è spacciato sin dall’inizio. Buona parte di questa squadra costruita da Marroccu è tutto, fuorché un gruppo di cuor di leone.
Arrogutottu
(admaioramedia.it)