Il Cagliari resta al palo anche contro l’Inter (1-2 il risultato finale) e si mangia le mani per non aver compiuto un passo avanti in classifica. Pure stavolta i rossoblù hanno regalato un tempo agli avversari, anche se l’Inter è riuscita a passare per ben due volte soltanto nel corso della ripresa con Kovacic e Icardi. Resta il rammarico per l’insufficiente prova della prima frazione di gioco, apparsa a tratti quasi rinunciataria. Soltanto sullo 0-2 si è scatenata la reazione dei padroni di casa, che hanno stretto d’assedio la formazione allenata da Mancini, costretta a quel punto a difendersi come poteva in una piccola porzione di campo di fronte al portiere Carrizo. E qui sono emersi, inesorabilmente, i limiti dell’attacco cagliaritano: a turno un po’ tutti hanno confezionato palle-gol che sono state sprecate anche malamente, a cominciare da Cossu che, trovatosi a tu per tu con il portiere avversario (uno dei migliori in campo), ha calciato altissimo la palla.
Pur esponendosi talvolta al contropiede nerazzurro, il Cagliari a quel punto ha tenuto il pallino del gioco in mano ma l’arrembaggio nell’area interista è apparso più dettato dalla confusione e dalla voglia di reagire, che da un disegno tattico ragionato. L’ingresso in campo del giovane Longo (ex di turno) al posto dell’evanescente Cop ha dato più verve alla squadra di Zola, orfana di Ekdal e Sau. Ed è stato proprio Longo a creare alcuni pericoli sotto porta e a realizzare il gol della bandiera che, purtroppo, non è bastato a conquistare un prezioso punticino.
Apprezzabile anche stavolta la prova del generoso Mpoku, che ha seminato il panico sulla fascia destra, trovandosi persino a tu per tu con Carrizo in un paio di occasioni. Ma l’Inter, superato il momento di maggiore affanno, ha saputo gestire al meglio la restante parte della gara e, proprio negli ultimi secondi di gioco, ha colpito la traversa con Hernanes: la palla è rimbalzata nella parte bassa, cadendo sul terreno di gioco. Il bravo Brkic non ha potuto proporre l’ultimo assalto al fortino interista perché il tempo era ormai scaduto.
Il Cagliari resta al terzultimo posto, a 3 lunghezze dall’Atalanta, mentre l’Inter compie un importante passo avanti verso l’Europa. Per i rossoblù ora è veramente difficile: la prossima gara (ancora al Sant’Elia contro il Verona, diretta concorrente per la salvezza) diventa l’ennesimo crocevia per la permanenza in serie A.
Arrogutottu
(admaioramedia.it)