Domenica si conclude a Cagliari il periodo di sperimentazione di via Roma pedonalizzata (lato portici), nel tratto compreso fra la via Lepanto e largo Carlo Felice, e chiusa al traffico delle auto, riversando il traffico della principale arteria cittadina sul lato Porto. Coi dati raccolti, elaborati dagli uffici comunali in collaborazione con Ctm e Its-Area Vasta, il sindaco Zedda ha voluto presentare bilancio dell’iniziativa che considera positivo.
Il dibattito su “strada o piazza” e su “macchine o pedoni” è stato al centro di numerosi articoli di stampa, ma sopratutto delle conversazioni tra cittadini e/o commercianti, e nei giorni scorsi anche nell’Aula del Consiglio comunale, con interminabili discussioni su viabilità, traffico, commercio e pedonalizzazione.
Il Primo cittadino, durante una conferenza stampa nella sede del Comando della Polizia municipale, insieme alla vice Luisa Anna Marras, titolare in Giunta anche della Mobilità urbana e Viabilità, ha confermato la “convinzione dell’Amministrazione secondo cui la disincentivazione dell’uso dell’automobile e le pedonalizzazioni si confermano uno strumento determinante per la riqualificazione di Cagliari” ed ha sottolineato che “il primo aspetto positivo della sperimentazione sta nel fatto che probabilmente non si sarebbe discusso così vivacemente della necessità di intervenire, di ripensare alla via Roma e ad un contesto importante della città”. Secondo Zedda, “non c’è stato cagliaritano, e non solo, che non sapesse della chiusura al traffico della strada. Questo ha consentito di arginare in maniera sensibile, sin dai primi giorni, gli effetti negativi sulla circolazione, come dimostrano i dati raccolti dalle centraline e dalle videocamere collocate in città. Anche il numero degli incidenti stradali è rimasto praticamente stabile”.
“I problemi di traffico che la città patisce nell’area in modo ordinario, tutti i giorni dell’anno – ha aggiunto – si possono ritrovare, seppure con elemento di maggiore criticità, a prescindere dall’apertura o dalla chiusura della via Roma. Il problema vero non sono le quattro corsie, quante ne ha la SS 131, lato Porto che non riescono a smaltire il carico veicolare, bensì il tappo che si crea all’altezza di viale La Playa, in particolar modo nella prima mattina (dalle 7 alle 9 circa) e pomeridiana (dalle 17 alle 19 circa), e in viale Regina Margherita. Prioritario sciogliere questi due ‘nodi’, anche in vista del prossimo passaggio della Metropolitana”.
Perciò, “col conforto dei dati raccolti in questo mese di sperimentazione, potrebbe esserci in futuro, la possibilità di avvicinare la scalinata di Bonaria al mare e nel viale Trieste, dove si potrebbe realizzare l’allargamento dei marciapiedi, una viabilità migliore e un invito alla connessione e al collegamento a piedi con la vicina via Santa Gilla, in modo il quartiere che si possa avvicinare ulteriormente alla città”.
Tira un sospiro di sollievo per la fine della sperimentazione, Salvatore Deidda, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, tra i più accaniti oppositori della scelta dell’Amministrazione Zedda: “Finalmente sta finendo, ma anche dopo questa conferenza stampa né il Sindaco né il Vice hanno speso una parola per ringraziare e chiedere scusa ai cittadini e ai commercianti, che per un mese hanno dovuto subire la mancanza di guadagni e molteplici disagi per un test ritenuto e bollato inutile da tecnici e docenti. Il Sindaco aveva dichiarato che voleva verificare se i cagliaritani si sarebbero innamorati innamorati di via Roma chiusa al traffico e la risposta è stata ‘no’ e non basta giustificarsi presentando dei problemi già esistenti (viale la Playa e le strisce pedonali di piazza Costituzione) per giustificare una decisione senza senso, non condivisa e presa con arroganza. Il quartiere Marina, via Roma ma anche il corso Vittorio Emanuele chiedono maggiori servizi, sicurezza, pulizia e decoro. Queste sono le priorità, non crociate ideologiche contro le auto. I cagliaritani hanno dato il loro responso“.
“E’ stata una brutta esperienza da archiviare come il proposito di pedonalizzare largo Carlo Felice – ha aggiunto Alessio Mereu, capogruppo di Fdi in Consiglio comunale – Ci sono quattro banche, sedi che ospitano un centinaio di dipendenti, negozi e attività commerciali. Non avesse, questo Sindaco e questa coalizione, bocciato il progetto del parcheggio interrato e del tunnel oggi faremo altri discorsi ma basta con questi test che rivelano solo cose che posso vedere con i miei occhi o conoscere ascoltando chi vive e lavora in queste strade”. (red)
(admaioramedia.it)