Domenica pomeriggio, la Guardia Costiera di Cagliari, allertata da un peschereccio, aveva soccorso una barca alla deriva, a circa venti miglia a sud di Capo Teulada, con venti algerini a bordo, poi sbarcati nel Porto canale di Cagliari.
Ieri, la Squadra mobile di Cagliari ne ha arrestato due con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Gli investigatori hanno subito intuito che a bordo dell’imbarcazione potessero nascondersi i trafficanti di uomini ed al termine di una delicata opera di convincimento sono riusciti, oltre ad apprendere che il viaggio verso l’Italia era costato circa 1.000 euro ciascuno, a convincere qualcuno degli immigrati a testimoniare, riuscendo così ad individuare in G.I. e Z.F. coloro che avevano organizzato il viaggio. Come d’abitudine, gli immigrati algerini si erano dichiarati minorenni, trucco per non essere subito rimpatriati. Ma per G.I. è stato facile verificare che era già stato espulso dall’Italia nel 2010, dopo essere già sbarcato sulle coste sarde.
Inoltre, nella stessa operazione, dopo una serie di riscontri, è stato possibile individuare un algerino H.B. (44 anni), ricercato per una condanna a 14 mesi di reclusione emessa nel 2013 dalla Procura generale della Repubblica di Cagliari, proprio per favoreggiamento dell’immigrazione di connazionali, reato commesso nel 2007. Il cittadino nord africano dopo la condanna era stato rimpatriato. (red)
(admaioramedia.it)