“La Fiera internazionale della Sardegna non sarà più una vetrina dell’economia isolana, ma solo un frammento di un sistema ormai in piena decadenza”. Ad esprimere il profondo malcontento per la parabola discendente della rassegna campionaria di Cagliari, da anni simbolo dell’avvio della stagione primaverile (e di quella turistica) in coincidenza della Festa di Sant’Efisio, è il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco. “Il polo fieristico di viale Diaz ha da sempre dato lustro alla città e alla Sardegna, con una storia che si combina di tradizioni e identità: uno spaccato dell’economia che si è ritrovata da anni nei padiglioni della struttura cagliaritana”.
Secondo l’esponente azzurro la scelta di non puntare più sul consueto appuntamento è indubbiamente una “grande ferita” per l’economia e la società sarda. “Le ultime gestioni hanno provato a dare un’impronta diversa, poi il tracollo”, evidenzia Tocco ricordando la crisi del personale, coincisa con le difficoltà della Camera di commercio, gli scioperi e le vertenze, fino ad un declino quasi scontato. “Purtroppo è venuta meno l’attrazione della Fiera internazionale, anche per i costi esagerati a carico degli espositori e per il mancato coinvolgimento degli attori coinvolti nel processo produttivo isolano – afferma Tocco –. E’ stata snaturata la sua vera identità. Non occorre arrenderci però – conclude -: si deve cogliere l’occasione di difficoltà per rinnovare il format e far ripartire la rassegna internazionale sin dai prossimi anni, puntando su innovazioni e nuove tecnologie oltreché sul tessuto imprenditoriale della Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Roberto Secci
È il simbolo della incapacità politica anzi della sua capacità di regalare un’area in centro città agli amici costruttori perché i presupposti non possono che essere questi