Alcuni Comuni hanno “commessi errori nel calcolo delle utenze domestiche”, in relazione alla quota variabile della Tassa sui rifiuti (Tari), che “va calcolata una sola volta per tipologia di occupazione, ad esempio per una utenza domestica pur se questa risulti costituita da più superfici”. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Pier Carlo Baretta, rispondendo ad un’interrogazione del deputato grillino Giuseppe L’Abbate.
Infatti, la Tari è composta da una quota fissa ed una variabile: la prima in proporzione ai metri quadrati dell’abitazione, la seconda cresce secondo il numero dei membri della famiglia. Tra i Comuni che per anni avrebbero sbagliato i calcoli, secondo le anticipazioni di alcuni quotidiani nazionali, ci sarebbe anche Cagliari, dove molte famiglie avrebbero pagato ben più del dovuto.
Il Sottosegretario ha preso come esempio un appartamento, con garage e cantina: “I Comuni talvolta avrebbero moltiplicato la quota variabile sia in relazione all’appartamento che alle due pertinenze, determinando una tariffa notevolmente più elevata rispetto a quella che risulterebbe considerando la quota variabile una sola volta rispetto alla superficie totale. Se una singola utenza è composta da un appartamento, un garage e una cantina, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza, un diverso modus operandi da parte dei Comuni non trova alcun supporto normativo”.
Quindi, la parte variabile della tariffa va comunque conteggiata una sola volta, considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze. Se fosse confermato che anche in via Roma hanno sbagliato le moltiplicazioni, il Comune di Cagliari si troverà costretto a rimborsare i cittadini vessati da una tassazione non dovuta e le associazioni dei consumatori sono già pronte a sostenere le loro istanze di risarcimento. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Maurizio Siddi
Controllate bene, per una revisione ho dovuto attendere 1 anno e mezzo nonostante gli avessi tempestato di e.mail e pec!
Maria Francesca Atzeni
Come lo vedi?