Da troppo tempo i proprietari di Su Stangioni a Cagliari, il famigerato rione ecosostenibile che doveva sorgere sulla piana di San Lorenzo, nella periferia cagliaritana, tra Mulinu Becciu e la SS 554, si domandano perché lo sviluppo del quartiere è fermo ormai dal 2006.
“Eppure – ha commentato Alessandro Sorgia, consigliere comunale di Cagliari – l’Amministrazione Zedda si è sempre vantata di voler ripopolare la città, incrementando il numero di residenti. Invece, non si capisce perché sia tutto bloccato e non si vada al di là delle buone intenzioni e non si soddisfa la domanda abitativa di tante persone”.
Nel mirino di Sorgia, il sindaco Zedda, candidato governatore del centrosinistra: “Si è appellato alle scusanti più strane, come il fatto che non voleva consumo del territorio. In un primo tempo, diceva che si sarebbero dovute occupare le case dei nonni in Castello, tra l’altro vecchie e diroccate. In seguito, voleva proporre altre aree come l’ex cementificio di Santa Gilla, che tra l’altro sarebbe da bonificare per la presenza di amianto. Intanto, i proprietari hanno dovuto subire oltre il danno anche la beffa: hanno dovuto pagare l’Imu sui terreni non potendoci costruire”.
Con un’interrogazione consiliare, Sorgia, oltre ad aver chiesto al Primo cittadino di conoscere i motivi della mancata costruzione del quartiere, ha chiesto attenzione per “le tantissime persone che negli anni si sono indebitate per Su Stangioni e che si sentono trattate dal come esseri inesistenti. Cittadini che si trovano in seria difficoltà economica, ma soprattutto psicologica”. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)